Sanremo, pagelle terza serata: Mannino regina, Russell Crowe sfotte Travolta

Si conclude senza drammi – ovvero senza “Balli del qua qua” – la terza serata del festival di Sanremo. Regina del teatro la co conduttrice Teresa Mannino, rock l’ospitata di Russell Crowe. Gianni Morandi è la solita certezza con un medley dei suoi brani che fanno ballare l’Ariston. Di seguito i momenti da ricordare e quelli da dimenticare.  

Teresa Mannino si prende il teatro 

Teresa Mannino torna a dare dignità alla parola “monologo”. Dopo anni di monologhisti affranti, portatori sul palco dei propri vittimismi utili spesso solo alla retorica, la comica siciliana riesce a mettere in commedia persino l’ecologia. Il tema del suo discorso è il controllo arrogante che gli uomini usano con gli animali, con cui invece dovrebbero imparare a condividere il potere. Ma non è solo questo a far splendere Mannino. L’attrice si prende letteralmente il teatro a ogni ingresso in scena. Animale da teatro, flirta col pubblico, coi cameraman, con la galleria, si muove dentro e fuori il palco come una mina vagante, rompe ogni liturgia. Scende le scale danzano e da quel momento è un one woman show dopo l’altro, incentrato sull’autoironia. È la prima conduttrice professionista dall’inizio del festival, e si vede. Chissà se la Rai ha intenzione di affidargliene uno vero, di one woman show. Intanto conviene correre in teatro a vederla: la tournée sta per partire. 

Amadeus e Fiorello col dente avvelenato

All’indomani delle polemiche sull’imbarazzante “Ballo del qua qua” a cui hanno costretto John Travolta, Amadeus e Fiorello hanno ancora il dente avvelenato. È evidente che i due conduttori sono rimasti molto delusi dal comportamento del divo americano, che avrebbe rifiutato di firmare la liberatoria per la diffusione delle immagini. “Se avessimo scippato due anziani fuori dalla posta, ci avrebbero insultato meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua”, dice Fiorello in merito alle critiche. Altrettanto infastidito Amadeus, che non è solito portare veleni sul palco. Ma il punto è un altro: il giallo della pubblicità occulta alle scarpe indossate dall’attore. Un’accusa veritiera? Lo scopriremo vivendo. 

Ramazzotti ad Amadeus: “Mi fai fare il ballo del qua qua pure a me?”

Ci pensa Eros Ramazzotti a sdrammatizzare il “Travolta gate”. Il cantante, ospite della serata per celebrare i 40 anni di “Terra Promessa”, non risparmia una battuta al padrone di casa dopo la performance: “Mi fai fare il ballo del qua qua pure a me?”. Puntuale la risposta di Amadeus: “Sicuramente tu lo faresti con più simpatia”. E a quel punto Ramazzotti affonda il colpo: “Dovevate dargli più soldi”.

Sanremo, la frecciata di Ramazzotti ad Amadeus: “Mi fai fare il ballo del qua qua pure a me?”

Russell Crowe è rock, soprattutto nella frecciata a John Travolta

Un’altra stilettata a John Travolta la riserva poi Russell Crowe. Mentre si parla del fatto che proprio di recente Russell ha scoperto di avere origini italiane, Teresa Mannino nomina altre star internazionali legate all’Italia, da Leonardo Di Caprio a Robert De Niro e Al Pacino. A quel punto arriva l’inattesa bomba di Russell: “John Travolta” propone lui, facendo con le mani il gesto del becco delle papere. Chiaro il riferimento all’ormai leggendario “Ballo del qua qua”. Il resto dell’ospitata è una esibizione promozionale del tour musicale che l’artista, appassionato di rock, farà in Italia quest’estate. 

Russel Crowe sfotte John Travolta

L’omaggio ai morti sul lavoro 

Sul palco dell’Ariston c’è spazio anche per parlare di diritti e morti sul lavoro con Stefano Massini e Paolo Jannacci, che arrivano con il brano “L’uomo nel lampo”. “C’è un amore di cui non si parla mai”, dichiara lo scrittore, “l’amore per i diritti che spettano a chiunque. Voglio far risuonare davanti a tutte queste persone una parola che è dignità: viva la dignità”. 

La battuta osé di Dargen D’Amico a Sabrina Ferilli

Il nuovo regolamento inventato da Amadeus vuole che quest’anno sono i cantanti stessi a introdurre i colleghi in gara. Proprio in merito a questo Sabrina Ferilli, ospite della serata, ha domandato: “Ma come mai c’è questo giro di queste tre persone per fare un nome?”. A rispondere non Amadeus ma Dargen D’amico, lì di fianco: “Perché in tre è più divertente”. Quindi la controreplica di Sabrina a smorzare i toni hot: “Ah, il numero perfetto. È pitagorica la spiegazione”

Sanremo, Dargen D’Amico e la battuta hot a Sabrina Ferilli (passata inosservata)

“Sei bella come er sole, mà”. La dedica de Il Tre alla mamma 

Il Tre corre in platea per consegnare i fiori alla mamma seduta tra il pubblico. Una scena vista già ieri sera con Gianluca Ginoble de Il Volo, con la differenza che il siparietto in questo caso è impreziosito da una dedica in romano dell’artista, verace dunque tenera: “Sei bella come er sole, mà”, le dice. Viene da pensare che il gesto sia dettato proprio dal suo buon cuore, non certo da ruffianerie per ingraziarsi il televoto: proprio alla sua famiglia ha infatti dedicato il suo stesso nome d’arte (i “tre” sono proprio lui, la mamma e il papà). Il gesto è piaciuto, proprio come la sua musica: è quarto in classifica, a sorpresa.

I look degli uomini 

Ai tempi della guerra al patriarcato, la moda non è più solo una roba da ragazze. Una sfilata di look eccentrici e memorabili ha accompagnato le esibizioni degli artisti: giacche aperte sugli addominali per Il Tre e Alessandro dei Santi Francesi (quest’ultimo con un papillon stravagante sciolto e lungo fino ai piedi); in gonna uno dei Bnrk44, che insieme ai colleghi ha sfoggiato outfit da cowboy; a briglia sciolta, anzi a bretelle sciolte, Fred De Palma e la sua camicia scomposta. Più noiose invece le donne, contro ogni tradizione: c’è ad esempio il curioso caso di Rose Villain, tanto bella quanto poco valorizzata negli outfit (se considerate quest’ultima frase “patriarcato”, fingete di non averle letta). Fuori gara i Ricchi e Poveri, paillettatissimi rosa confetto chiaramente in cerca di meme con la loro faccia. 

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Fonte : Today