Quanto durerà la saga di Avatar: il franchise può esistere senza James Cameron?

Quanto durerà la saga di Avatar? È una domanda che si fanno in molti, specialmente pensando al futuro del regista James Cameron, demiurgo totale della seminale epopea fantascientifica dei Na’vi e di Pandora.

Al momento il regista canadese è impegnato nella realizzazione di Avatar 3, con diversi attori principali e secondari richiamati proprio in questi giorni sul set per alcune sessioni di riprese aggiuntive utili per completare la post-produzione del nuovo kolossal, la cui uscita nelle sale è attesa per il 19 dicembre 2025.

Tuttavia, come saprete, James Cameron ha già avviato le riprese di Avatar 4, iniziate per questioni di tempistiche già durante la lavorazione di Avatar: La via dell’acqua e di Avatar 3, portati avanti in contemporanea, e che riprenderanno tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 dopo l’uscita al cinema del terzo episodio. Come se non bastasse, poi, anche Avatar 5 è ufficiale, con le riprese che saranno realizzate insieme a quelle rimanenti del quarto episodio: come visto nel nuovo calendario delle uscite Disney dal 2024 al 2031, i due film sono attesi rispettivamente per dicembre 2029 e dicembre 2031.

In questi giorni però James Cameron ha confermato di avere delle idee per Avatar 6 e Avatar 7, due film non ancora confermati ufficialmente dalla Disney ma a quanto pare già ‘nei pensieri’ dell’autore, oggi 69enne: quando uscirà Avatar 5 James Cameron avrà compiuto 76 anni, ma qualora la Disney dovesse dare il via libera anche al sesto e al settimo capitolo è possibile che per l’allora l’autore avrà già avviato da un pezzo i lavori, seguendo il modus operandi dei precedenti episodi.

Ovviamente il grande dubbio è: può esistere la saga di Avatar senza James Cameron? L’autore si è detto disposto a lasciare i capitoli 6 e 7 ad altri registi, così com’è stato per Star Wars e Star Trek quando i creatori George Lucas e Gene Roddenberry hanno lasciato la guida delle loro opere ad altri colleghi più giovani, e come abbiamo visto fare recentemente a Steven Spielberg con Indiana Jones e Il quadrato del destino, affidato per la prima volta al regista James Mangold. Eppure il caso di Avatar sembra unico perché l’esperienza stessa alla base del film è fondata sulla poetica del suo autore, e certamente non sarebbe la stessa cosa tornare su Pandora senza James Cameron a condurre il viaggio.

Per il momento, comunque, dovremo aspettare ancora a lungo per saperne di più.

Fonte : Everyeye