Questo weekend a Las Vegas per la finale del Super Bowl, l’ultima partita del campionato di football americano che si disputa lunedì sera, sono attesi oltre mille jet privati. Furono poco più di 900 qualche mese fa per il Gran Premio di Formula 1, direi che siamo in linea. Vi risparmio il conteggio dell’impatto in termini di emissioni di anidride carbonica di oltre mille jet privati in un giorno. Del resto non sono le tonnellate cubiche di CO2 a scuotere le nostre coscienze, è normale, si tratta di grandezze che non sappiamo nemmeno visualizzare. Ma lo sappiamo tutti che l’impatto di mille jet privati in un giorno è enorme, che c’è qualcosa di profondamente e collettivamente sbagliato in tutto ciò.
Nel frattempo in Italia è scoppiata una bizzarra polemica perché Trenitalia ha allestito un treno speciale per portare centinaia di dipendenti della Rai a Sanremo. Il ministro dei Trasporti si è risentito e davvero fatico a capire perché. Mi pare l’unica cosa sensata in termini di sostenibilità fatta dalla Rai in occasione del Festival. Cosa avrebbero dovuto fare? Comprare centinaia di biglietti aerei per Genova e organizzare delle macchine fino a Sanremo? Non c’è dubbio che in termini di sostenibilità ambientale un unico treno – tra l’altro energeticamente efficiente come un Frecciarossa di ultima generazione – sia stata la scelta migliore. Senza contare che facendo così c’è pure un risparmio netto in termini di costi, segno che la transizione ecologica non costa necessariamente di più ma, se programmi i cambiamenti per tempo, spesso porta a dei risparmi. Ciò detto per il resto il Festival di Sanremo ha perso l’ennesima occasione di parlare al Paese di quello che sta accadendo con il cambiamento climatico. Lo si poteva fare dal palco, con un ospite credibile: e lo si poteva fare ancora meglio cambiando qualcosa nella produzione del Festival, con una gestione di acqua, rifiuti, cibo ed energia diversa. Riducendo le emissioni. Si sarebbe potuto mandare un messaggio molto forte a dieci milioni di italiani. Cambiare il Paese. E invece no. Basta guardare l’elenco degli sponsor per rendersi conto che ancora una volta i soldi hanno vinto. C’è stato il treno però, il treno speciale per Sanremo che riporterà tutti a casa alla fine del Festival. Una cosa buona, l’unica.
Fonte : Repubblica