Chi sono gli agricoltori che vogliono salire sul palco di Sanremo 2024 per la protesta dei trattori

Protesta degli Agricoltori in Italia e in Europa

Riscatto agricolo, che sarà rappresentato sul palco di Sanremo, è uno dei movimenti più grandi nella protesta degli agricoltori in Italia. Le sue richieste sono note: più sostegni economici e meno restrizioni legate alle politiche ambientali. Si definisce “apolitico” e lontano dalle associazioni di categoria, critica duramente gli ambientalisti e al suo interno ci sono tendenze anche molto distanti.

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Protesta degli Agricoltori in Italia e in Europa
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È ufficiale: la protesta dei trattori troverà spazio al festival di Sanremo. La Rai ha confermato che venerdì sera, Amadeus leggerà un comunicato dal palco dell’Ariston. In particolare, il movimento che ha ottenuto questa visibilità si chiama Riscatto agricolo, e raccoglie agricoltori che nelle scorse settimane si sono coordinati prima in Toscana e poi in numerose città italiane.

Nella mattinata di giovedì si era sparsa la voce che quattro rappresentanti del movimento sarebbero andati personalmente all’Ariston. Poi però c’è stato un cambio di rotta, come ha detto uno dei quattro, Filippo Goglio: “Si sono rimangiati la parola, credo siano arrivate pressioni non so da chi. Prima ci avevano invitato e avevamo concordato con l’ufficio stampa della Rai di salire sul palco. Comunque oggi pomeriggio partiremo e saremo là. Se ci vogliono far salire sul palco faremo sapere le nostre problematiche e ruberemo solo dieci minuti al festival della canzone”. La Rai, da parte sua, ha annunciato che un comunità verrà letto da Amadeus venerdì sera.

Cos’è Riscatto agricolo, il movimento “apolitico” che accetta solo bandiere tricolori

Gli organizzatori di Riscatto agricolo, almeno guardando alla presenza online del movimento, stanno cercando il più possibile di evitare i simboli e le appartenenze politiche. “I politici che siano di destra o di sinistra, sono tutti lo stesso, non faccio distinzioni”, ha detto uno dei promotori durante una riunione pubblica a fine gennaio, quando si organizzavano le prime proteste. Alle manifestazioni di Riscatto agricolo, una regola esplicita è che l’unica bandiera ammessa è quella tricolore: vietati tutti i loghi di partito e delle associazioni di categoria.

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Gli slogan riportati sui trattori in protesta sono quelli che sono diventati noti in questi giorni, come “Il cibo non cresce in frigo ma tra le mani dell’agricoltore”. Ma anche “No a grilli no a cavallette“, oltre a una serie di critiche all’Unione europea: “Europa assassina, salviamo il nostro cibo”, tra gli altri.

Nei commenti sui social, invece, emergono anche altri temi: “Cercheranno di mettervi l’uno contro l’altro non ci cascate lo hanno fatto anche quando le proteste erano x i V4CCINi”, si legge. E ancora: “Se pensi che la terra non avrà più acqua e moriremo dal cambiamento climatico dove eri quando ti hanno fottuto il cervello con la finta pandemia e i 4 vaccini!”.

Durante un momento di tensione a una protesta in Toscana, un anziano autista che era rimasto bloccato nell’ingorgo a causa dei trattori ha attaccato gli organizzatori chiamandoli “fascisti” e accusandoli: “Ci avete dato questo governo di mer*a e adesso protestate”. Gli agricoltori presenti però hanno perlopiù ignorato la questione, rifiutando di identificarsi con una parte politica. Nei commenti del video che mostra il diverbio , qualcuno ha invitato gli organizzatori a “non rispondere a quei sinistroidi”, qualcuno ha attaccato il “comunista di mer*a”, mentre altri hanno chiesto di “non cadere nel gioco della politica”.

Va detto che, in una pagina social priva di segni politici, è difficile non notare che la locandina ufficiale per la protesta organizzata a Roma parla di una “Marcia su Roma“. Proprio a Roma uno degli organizzatori, Andrea Papa, ha chiesto un incontro con il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida: “Domattina i nostri dieci trattori si muoveranno dal presidio scortati dalle forze dell’ordine”, ha annunciato, ma se il ministro non darà un riscontro entro le ore 12 di sabato “andranno liberi per la città”.

Dalla pagina Facebook di Riscatto agricolo

Dalla pagina Facebook di Riscatto agricolo

La distanza dalle associazioni di categoria e dalle altre proteste

Riscatto agricolo ha insistito più volte che non intende chiedere l’appoggio delle associazioni di categoria, come Coldiretti o Confagricoltura: “Noi potevamo prendere qualcuno più bravo di noi a parlare, però non volevamo compromettere questo movimento. La nostra idea è non farli entrare. Questo è stato il problema dell’agricoltura italiana: se ritorniamo a quel punto lì, ci vendiamo“, ha detto uno degli organizzatori.

Il movimento si definisce “apolitico”, si allontana dalle associazioni di categoria, ma non è l’unico ente presente nelle proteste di queste settimane. Il Cra (Comitato agricoltori traditi) di Danilo Calvani è un’altra organizzazione che ha ottenuto una certa notorietà, ma Riscatto agricolo ci tiene a far sapere che “non sposa il Cra”. Una separazione che, nei commenti sui social, qualcuno recrimina come una divisione non necessaria.

Le critiche agli ambientalisti

Ci sono comunque delle posizioni e delle rivendicazioni politiche nel movimento, e una di queste è l’opposizione alle politiche agricole dell’Unione europea, che sarebbero il frutto di “estremismo ambientalista“. Un’espressione vicina a quelle usate spesso dalla destra, anche da membri del governo come Giorgia Meloni e Matteo Salvini. L’antipatia del movimento per chi chiede di intervenire sulla crisi climatica è evidente: “I nonni degli animalisti che rompono il ca**o sugli allevamenti sono campati perché avevano gli animali in casa”, ha detto uno degli organizzatori a un incontro.

Un altro ha affermato: “Non siamo rompico*lioni, come l’ambientalista che si sdraia in mezzo alla strada, poi vengono i carabinieri e lo portano via. Siamo professionisti, facciamo una manifestazione pacifica e nelle regole”

I dubbi sulla partecipazione a Sanremo 2024: “Così vi vendete”

La questione ora è capire come Riscatto agricolo sarà rappresentato a Sanremo. Anche se tra gli utenti che appoggiano il movimento online c’è divisione sul tema. Qualcuno ha parlato del festival come una “enorme vetrina” per le rivendicazioni del movimento. Altri sono stati molto più critici: “Se proprio doveste veramente salire sul palco di Sanremo abbiate almeno la decenza di dire che è una vostra iniziativa, senza coinvolgere il resto del movimento di protesta”.

Ma anche: “Stanno tendendo una trappola, se vanno sul palco sono fregati”, e “a Sanremo bisogna andare con sterco e liquame e non a fare la passerella sul palco. State abbassando la testa e vi inchinate a questi cialtroni? Complimenti.”

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Fonte : Fanpage