Marcia dei trattori verso Roma, gli agricoltori: “Se Lollobrigida non ci riceve, entriamo in città”

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Trattori ai lati della strada a Passo Corese verso Roma.

Continua la marcia dei trattori verso la capitale. “Avevamo promesso di venire a Roma e siamo arrivati“, avevano detto gli agricoltori qualche sera fa, dopo essersi accampati alle porte della città. Oggi tornano a parlare e lanciano un ultimatum al ministro Lollobrigida. “Se non riceviamo risposte dal ministero, che ancora non ci ha contattato, entro sabato mattina, i trattori entreranno in città e andranno liberi“, la minaccia di Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, all’Ansa.

E nel frattempo si continua ad organizzare la manifestazione per domani, venerdì 9 febbraio. “Non vogliamo creare disagi ai romani – gli fa eco Salvatore Fais, un altro dei leader di Riscatto Agricolo – Ma la rabbia e lo scontento crescono e vogliamo tornare a casa con dei risultati”.

La manifestazione dei trattori attesa per domani

Sono dieci i trattori attesi in piazza San Giovanni per la manifestazione organizzata nella mattinata di domani, venerdì 9 febbraio 2024, almeno 1500 i manifestanti. I mezzi agricoli saranno scortati dalle forze dell’ordine dal presidio di via Nomentana, nel frattempo sono diversi quelli che hanno raggiunto le porte della capitale e che si sono fermati in varie zone: alcuni si trovano sulla via Aurelia, all’altezza di Torrimpietra, altri sulla Casilina.

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Trattori in arrivo anche da altre regioni

Trattori in arrivo dalle campagne laziali e anche dalle altre regioni italiane. Dopo le varia proteste nei fine settimana scorsi all’altezza del casello di Orte, moltissimi in arrivo dalla Toscana, soprattutto dalle campagne aretine e dalla Valdichiana, da dove se ne attendono centinaia.

Cento, invece, quelli che stanno raggiungendo la capitale dai territori del reatino, riuniti all’ingresso di Passo Corese, nella foto in apertura. Gli agricoltori, che si occupano soprattutto di coltivazioni di mais e grano, lamentano i costi di produzione sempre più elevati: “Paghiamo sempre di più poi il ricavo è zero: con tre quintali di grano non riusciamo a comprarne uno di concime – spiegano – Occorre dare il giusto valore al prodotto“. E poi annunciano che anche loro, già da questo pomeriggio, si sposteranno lungo la Salaria e raggiungeranno la Nomentana.

Castellino: “Roma è pronta ad accogliervi”

Nel frattempo da giorni si sta facendo sentire anche l’ex leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, oggi Ancora Italia: “La Roma del dissenso è pronta a partecipare all’unica grande manifestazione dei prossimi giorni a Circo Massimo, le parate di governo e di Coldiretti, come quella di domani a San Giovanni, non ci interessano”. E c’è chi avanza l’ipotesi che la nuova protesta possa essere organizzata per giovedì prossimo, 15 febbraio.

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Fonte : Fanpage