“Trovare la persona giusta è difficile”
“Voglio anche avere il tempo per lavorare, dedicarmi ai miei hobby e frequentare gli amici”
“Potrei trovarne una anche senza usare CatGpt, ma sarebbe un processo più lungo e faticoso”
Il programmatore Aleksandr Zhadan, specializzato in reti neurali, è partito da questi presupposti nel momento in cui ha sentito l’esigenza di impegnarsi in una nuova relazione, dopo essere rimasto single per circa due anni.
“Cercavo una ragazza su Tinder a Mosca e San Pietroburgo. Dopo un paio di settimane di conversazioni, ho avuto degli appuntamenti, ma sono finiti in un vicolo cieco”.
A quel punto Zhadan ha pensato di “semplificare” la ricerca di un’anima gemella utilizzando GPT-3, uno dei modelli di intelligenza artificiale alla base di ChatGpt.
Sfruttando la tecnologia di OpenAI, l’azienda di San Francisco che ha creato ChatGpt, il ragazzo ha scritto un programma capace di individuare su Tinder le ragazze “con almeno 2 foto profilo” e gusti simili ai suoi. In seguito l’IA ha conversato con le potenziali fidanzate in modo automatico.
Tutto quello che Zhadan ha dovuto fare è stato istruire l’IA. L’esperimento è iniziato alla fine del 2022 e in un certo senso il programmatore russo ha anticipato le attuali GPT, intelligenze artificiali personalizzate che chiunque può creare se in posseso di un abbinamento a ChatGPt Plus.
Così il programmatore ha ordinato all’IA di comportarsi come un ragazzo “che parla con una ragazza per la prima volta”. Il compito dell’intelligenza artificiale era quello di invitarla a un appuntamento, “ma non subito”.
Il programma ha conversato con 5.239 donne su Tinder. Non senza problemi.
Una prima versione del software, per esempio, ha proposto a una ragazza “una lunga passeggiata nel bosco”. E poi ha promesso cose – per esempio fiori e cioccolatini – senza avvertire Zhadan. Che a quel punto si è organizzato: prima di ogni uscita, ha chiesto all’IA un riassunto delle conversazioni intrattenute con una ragazza.
Alla fine l’IA è riuscita a organizzare 100 appuntamenti a cui Zhadan ha partecipato, ovviamente, in persona. Uno di questi gli ha consentito di conoscere la sua futura moglie: Karina Vyalshakaeva.
Perché un algoritmo non vi farà mai trovare l’amore, nemmeno a San Valentino
Quando la ragazza ha scoperto che Zhadan aveva iniziato a parlare con lei tramite ChatGpt, è rimasta più sorpresa che turbata.
Secondo Vyalshakaeva, il vantaggio iniziale di Tinder è conoscere gli interessi, gli hobby e possibilmente anche i valori di una persona. In questa fase iniziale, l’IA che si è presentata al posto del suo futuro marito si è comportata “in modo impeccabile”.
Fonte : Repubblica