Il nuovo pallone da basket Wilson chiamato Airless Gen1 è diverso da tutti quelli visti finora perché non necessita di aria e non deve essere gonfiato. Concettualmente molto simile ai pneumatici-non-pneumatici per auto, è realizzato con la stampa 3D utilizzando uno speciale mix di lattice che garantisce rimbalzi e prestazioni del tutto paragonabili ai modelli classici. La struttura è traforata e può essere personalizzata con loghi e scritte: il primo lotto avrà un prezzo salato di 2500 dollari, ma diventerà anche un pezzo da collezione visto che ogni pallone sarà numerato.
Il primo pallone da basket Wilson senz’aria era apparso come prototipo l’anno scorso in occasione dell’evento speciale NBA Slam Dunk contest, ovvero la competizione che premia il miglior giocatore a schiacciare a canestro. La versione ufficiale che entra in commercio dal prossimo 16 febbraio si chiama Airless Gen1 e si propone in tre suggestivi colori come il nero, il bianco crema e il classico marrone. Ogni pallone viene prodotto con un mix di polimeri di lattice tramite una stampante 3D che compone la struttura strato dopo strato ottenendo una sfera che propone lobi e linee del tutto simili ai palloni da basket tradizionali, con la differenza che la superficie è tutta traforata, così da garantire il giusto peso, elasticità e durata nel tempo. Il materiale scelto si comporta proprio come un pallone riempito d’aria quindi rimbalza e offre lo stesso feeling al tatto, per non snaturare il gioco e le sue dinamiche e di fatto è anche regolarmente omologato.
Sono serviti otto anni di ricerche e test nei laboratori Wilson a Chicago per ottenere la giusta miscela e il design perfetto e dopo la prima apparizione nel 2023 diventata subito virale il prodotto finito sarà acquistabile sul sito online a 2500 dollari (circa 2300 euro) in un’edizione numerata e da collezione. Oltre a non dover essere gonfiato, il pallone da basket Wilson Airless Gen1 potrà essere facilmente personalizzato in colori e stampe per venire incontro alle esigenze di squadre, società o singoli.
Fonte : Wired