Gennaio 2024 è stato il gennaio più caldo mai registrato a livello globale dal 1850. Dopo il record raggiunto dal 2023 come anno più caldo di sempre, anche il nuovo anno si apre all’insegna della crisi climatica, con un aumento delle temperature di 1,66 gradi rispetto al periodo di riferimento preindustriale. Lo hanno rivelato i dati di Copernicus, il servizio di monitoraggio dei cambiamenti climatici dell’Unione europea.
Da giugno scorso a oggi, gennaio 2024 è l’ottavo mese di fila a essere il più caldo mai registrato rispetto a quelli corrispondenti negli anni precedenti. Una tendenza che mostra la crescente gravità degli effetti della crisi del clima e l’inefficacia delle misure assunte fino a questo momento dai governi per tenerla sotto controllo. Le temperature di questo mese hanno superato di 0,7 gradi la media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, di 1,66 la media del periodo compreso tra il 1850 e il 1900 e di 0,12 il record precedente segnato nel 2020.
“Il 2024 inizia con un altro mese da record: non solo è il gennaio più caldo mai registrato, ma abbiamo anche appena vissuto un periodo di 12 mesi con oltre 1,5°C in più rispetto al periodo di riferimento preindustriale. Una rapida riduzione delle emissioni di gas serra è l’unico modo per fermare l’aumento delle temperature globali” ha dichiarato Samantha Burgess, vicedirettrice di Copernicus.
La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi è stata la più alta mai registrata in assoluto, con 0,64 gradi in più rispetto alla media compresa tra il 1991 e il 2020 e 1,52 gradi sopra la media preindustriale. Record, come quello di gennaio 2024, dovuto agli effetti combinati dell’inquinamento dovuto alle attività umane assieme al fenomeno meteorologico El Niño, che riscalda le acque superficiali dell’oceano Pacifico orientale. Anche le temperature oceaniche sono arrivate al loro il picco massimo a gennaio 2024, toccando la soglia di 21,1 gradi, lo stesso livello raggiunto ad agosto 2023.
Secondo gli esperti il 2024 ha una probabilità su tre di essere ancora più caldo del 2023 e il 99% di probabilità di rientrare nella classifica dei cinque anni più caldi di sempre, fino a questo momento, il primo mese dell’anno sembra confermare queste ipotesi. Come ricordato da Burgess, l’unica soluzione per interrompere questo trend, evitando che le temperature si stabilizzino al livello di 1,5 gradi sopra la media preindustriale con gravissime conseguenze per il pianeta, è rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione fissati con gli accordi di Parigi sul clima.
Fonte : Wired