È da qualche anno, ormai, che il Festival di Sanremo include sempre un momento di sensibilizzazione contro ogni discriminazione, e in particolare contro il body shaming. Alcuni sono molto toccanti e riusciti, altri decisamente meno (ricordiamo tutti il monologo di Diletta Leotta “La bellezza capita, non è un merito”, che nel 2020 scatenò involontariamente l’ilarità dei social). Il 2024, però, è forse il primo anno in cui davvero la Rai prende sul serio la questione e si impegna per un cambiamento culturale che non sia solo di facciata. E a fare da veicolo è soprattutto una nuova generazione di artisti che rivendicano con orgoglio le loro peculiarità fisiche, un tempo considerate difetti da mascherare o di cui vergognarsi.
Il provvedimento disciplinare
È notizia di ieri sera che l’AD della Rai Roberto Sergio, venuto a conoscenza di un tweet di un giornalista interno all’azienda che denigrava la fisicità di BigMama, ha immediatamente avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Non si conoscono né il nome del giornalista, né il contenuto del tweet: è probabile che sia stato cancellato in un secondo momento. Ma è un piccolo, incoraggiante segnale, che si spera farà riflettere il suo autore sul fatto che certe espressioni ormai sono retaggio del passato. In casi analoghi, in precedenza, i provvedimenti non erano stati presi così rapidamente: nel 2017 c’erano voluti diversi giorni e l’indignazione corale del web, ad esempio, perché Rai1 decidesse di chiudere il programma pomeridiano Parliamone sabato, colpevole di aver stilato una lista estremamente sessista sul perché le donne dell’est erano preferibili alle italiane, con frasi come “Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo”. Un po’ più rapida era stata l’estate scorsa la reazione contro i telecronisti Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi, che durante una telecronaca dei mondiali di tuffi avevano commentato che “le olandesi sono tutte grosse, come la nostra (tuffatrice, ndr) Vittorioso, ma tanto a letto sono tutte uguali”: erano stati sostituiti non appena il caso era diventato pubblico.
L’ironia di Striscia la Notizia
Rivedere un po’ il proprio concetto di ironia farebbe un gran bene anche a Striscia La Notizia, che ha prodotto uno sgradevole meme in cui BigMama era paragonata a Ursula, la strega del mare de La Sirenetta. L’episodio, per quanto spiacevole, prova però che a volte i social non sono solo un luogo di gretta ignoranza: su X, dove l’account del TG satirico di Antonio Ricci ha diffuso il meme, sono fioccate centinaia di risposte di utenti (in gran parte giovanissimi) che lo criticavano ferocemente, accusando il programma di utilizzare un tipo di ironia che ormai ha fatto il suo tempo. La stessa BigMama ha commentato l’accaduto durante un’intervista a La Stampa: “Tutti i meme mi fanno ridere, perché sono una persona molto ironica. Quando però quest’ironia viene usata per parlare della mia fisicità, allora non rido più. Un conto è se avessero parlato della mia esibizione paragonandomi a Ursula, quello ci stava: è iconica, voi no”. Ha poi spiegato la radice di questo suo pensiero: “Forse, se qualcuno avesse fatto qualcosa per me prima, non sarei così complessata su queste tematiche. Sono ancora molto legata al giudizio delle persone, purtroppo”.
La storia di BigMama
All’anagrafe Marianna Mammone, classe 2000, nata e cresciuta in un paesino in provincia di Avellino, BigMama è una figura per molti versi rivoluzionaria per il panorama musicale italiano. Ha mosso i suoi primi passi come rapper, diventando non solo una delle poche donne in una scena a stragrande maggioranza maschile (dove è rispettatissima dai colleghi), ma anche la prima a dichiararsi apertamente queer fin dall’inizio della sua carriera. Fin dall’inizio non ha nascosto le sue fragilità e le difficoltà che ha affrontato crescendo: il bullismo, il body shaming e la grassofobia, ma anche una violenza sessuale quando era giovane e un linfoma non Hodgkin, da cui per fortuna è guarita, che l’ha colpita nel 2020. Dotata di grande energia e autoironia, è ben lontana dagli atteggiamenti vittimistici e pietistici con cui spesso queste tematiche vengono trattate, e questa è la sua grande forza. Memorabile la sua esibizione al concertone del Primo Maggio nel 2022, quando si era rivolta direttamente ai bulli che la tormentavano alle medie per il suo peso. “Sono qua oggi per parlarvi di una persona fantastica, fighissima, che io stimo tantissimo: BigMama” aveva detto arringando la folla di piazza San Giovanni e scatenando un’ovazione. Se l’era anche presa con i giornalisti che accendono i riflettori più sulla sua immagine che sulla sua musica: “Escono titoli che recitano ‘La rapper della body positivity pubblica una nuova canzone’. Come se fossi in primis una persona grassa, e in seconda battuta facessi anche musica” aveva dichiarato al Corriere.
BigMama a Sanremo
All’Ariston l’artista ha debuttato nel 2023 come ospite di Elodie nel corso della serata delle cover, con una performance molto apprezzata di American Woman. Dopo aver proposto una canzone per Sanremo Giovani, a detta di Amadeus è stata promossa d’ufficio tra i big in quanto il brano era talmente forte che meritava un salto di categoria. La rabbia non ti basta è una lettera aperta alla se stessa del passato, in cui la invita a non mollare, a non farsi guidare solo dal risentimento e a guardare quanto lontano è arrivata oggi. Scritta insieme alla sua fidanzata, la cantautrice Ailo, promuove tutti i temi che stanno a cuore a lei e a tutta la GenZ: il femminismo, l’inclusività e i diritti delle persone LGBTQIA+. “Dedico questa esibizione a tutta la comunità queer: amatevi liberamente, potete farlo” ha detto ieri sera sul palco dell’Ariston dopo aver finito di cantare. È nata una stella.
Fonte : Wired