Alfredo Castelli, è morto il creatore di Martin Mystère e gigante del fumetto italiano

È morto il 7 febbraio, all’età di 76 anni, Alfredo Castelli, giornalista, sceneggiatore, storico del fumetto e di letteratura popolare, animatore di diverse riviste del settore. In particolare, è noto come il creatore del mitico Martin Mystère, anche se dalla sua penna sono nati diversi altri personaggi. Nato il 26 giugno 1947 a Milano, Castelli iniziò la sua carriera professionale a metà degli anni Sessanta, creando una serie di strisce satiriche intitolata Scheletrino, pubblicata in appendice a Diabolik. Collaborò con pubblicazioni come Cucciolo, Tiramolla, Topolino, per poi nel 1969 co-fondare Horror, rivista dedicata ai temi dell’orrore, e poi Tilt, la cui redazione confluisce poi nel Corriere dei Ragazzi (dove una delle sue creazioni più famose fu Gli Aristocratici).

Il suo periodo creativo più arrivò grazie alla collaborazione con Sergio Bonelli Editore, dove iniziò a scrivere per Zagor, Ken Parker e Mister No. Nel 1982 lanciò Martin Mystère, divenuto poi il suo personaggio più emblematico: la serie, pubblicata a tutt’oggi, è incentrata sul cosiddetto “Detective dell’impossibile”, uno scrittore archeologo che indaga sui misteri del passato e del paranormale, tra Atlantide, gli Ufo, l’archeologia ecc. “L’eredità artistica e intellettuale di Alfredo Castelli è enorme, e per questo naturalmente pesantissima”, scrivono ora proprio dalla Sergio Bonelli: “Se chi ha avuto la fortuna di stargli accanto ricorda la sua verve affabulatoria e il suo perenne buonumore, ai tanti lettori che l’hanno conosciuto solo grazie alle pagine stampate restano tantissime storie a fumetti e innumerevoli saggi e articoli. E queste rimarranno per sempre con noi”.

Nel corso della sua carriera pubblicò diversi articoli e saggi dedicati al fumetto e alla cultura pop, anche se il suo approccio fu sempre di assoluta modestia: “Né i miei primi diciassette anni di vita personale, né i cinquanta successivi possiedono caratteristiche degne di essere tramandate ai posteri”, aveva scritto in** Castelli 50: Il prequel**, una specie di biografia estetico-culturale in cui emergono i libri, i giornali, i personaggi televisivi, i gadget e il contesto che ne hanno formato il gusto e la penna. Il suo lunghissimo percorso artistico e professionale è stato recentemente celebrato dalla mostra Castelli & Friends inaugurata al Lucca Comics & Games 2022, prima di approdare a Milano e Pordenone. Curioso, onnivoro, dall’indole estrosa e accogliente, Castelli lascia un ricordo fortissimo non solo tra gli appassionati dei fumetti ma anche tra chi l’ha conosciuto in generale.

Fonte : Wired