TikTok sta aiutando i migranti cinesi ad attraversare i confini statunitensi

TikTok non sembra essere solo la piattaforma prediletta per meme, balletti e fancam. Secondo quanto riportato in questi giorni da CBS News, in questi ultimi mesi il social è diventato uno strumento ampiamente utilizzato tra i migranti cinesi che vogliono attraversare il confine meridionale degli Stati Uniti. A quanto pare, infatti, TikTok si sta rivelando utile per identificare e localizzare i varchi da attraversare per poter raggiungere il territorio americano. Più nel dettaglio, la piattaforma sembra pullulare di video in mandarino che forniscono ai migranti “istruzioni passo passo per ingaggiare i trafficanti e indicazioni dettagliate per raggiungere” i suddetti varchi.

Una situazione alquanto paradossale, che preoccupa non poco le autorità del luogo, considerando che i migranti cinesi sono il gruppo in più rapida crescita che attraversa illegalmente gli Stati Uniti arrivando dal Messico. Proprio in questo periodo, tra l’altro, i legislatori statunitensi stanno discutendo attivamente un disegno di legge bipartisan sull’immigrazione, che lo stesso presidente Joe Biden ha definito come l’insieme di riforme “più difficili mai realizzate per proteggere il confine”. La rivelazione che TikTok possa incrementare un fenomeno che le autorità faticano a contenere, quindi, non fa altro che rendere difficile una situazione già di per sè critica. E questo ben spiega il perché la piattaforma non abbia ancora rilasciato un commento al riguardo.

In ogni caso, non è certo la prima volta che applicazioni di questo genere venga utilizzate dagli utenti in situazioni di difficoltà. Gli stessi cittadini cinesi, per esempio, hanno fatto un ampio utilizzo di AirDrop per diffondere messaggi di protesta antigovernativi, tanto da aver spinto le autorità del paese a trovare un sistema per poter accedere al sistema di condivisione di Apple per identificare chiunque lo utilizzi per lo scambio di file. Allo stesso modo, i civili ucraini hanno utilizzato Google Maps per monitorare l’invasione del proprio territorio da parte dei militari russi. E lo stesso vale per Waze che, nel corso del conflitto tra Israele e Hamas, è stata utilizzata dai civili residenti nel luogo per tracciare i movimenti delle truppe israeliane – il che ha convinto la dirigenza della piattaforma a disabilitare la visualizzazione del traffico in tempo reale nel territorio -. Insomma, TikTok non è la sola app che viene utilizzata per aggirare le norme legali di un paese, ma questa volta nessuno si aspettava che il social dei balletti virali potesse addirittura dare una spinta al fenomeno dell’immigrazione illegale.

Fonte : Wired