Il “viaggio trasformativo” sta cambiando il turismo. Le esperienze di viaggio personalizzate che portano benefici sia alle persone ospiti che alla città sono più richieste che mai. I ricordi e le emozioni stanno diventando più importanti delle foto delle vacanze. In questo senso, l’autenticità e l’accessibilità di una città giocano un ruolo fondamentale. E Vienna è pronta alla sfida.
Glamping in città
L’Hotel Daniel, proprio accanto al Castello Belvedere, è in realtà un hotel alla moda con un concetto classico. Direttamente di fronte si trova una speciale struttura di pernottamento su ruote in attesa di accogliere ospiti. L’elegante roulotte Airstream, con una superficie abitabile di 16 metri quadrati, offre un mix di fascino vintage e lusso moderno: all’interno è integrata persino una vasca da bagno freestanding. L’arredamento è quello di una comune camera d’albergo: letto queen size, WC, TV a schermo piatto, WiFi, aria condizionata e riscaldamento. Inoltre, gli interni sono insonorizzati.La rinomata colazione dell’Hotel Daniel viene consumata insieme alla clientela dell’albergo. E su presentazione della conferma della prenotazione, l’ingresso al vicino hotspot culturale Belvedere 21, dove si espongono opere d’arte contemporanea, è gratuito.
Abitare anziché dormire
Nel 7° distretto, si trova l’Altstadt Vienna, un boutique hotel in un ex edificio residenziale tipico di Vienna. Le 62 camere e suite, disposte su cinque piani, sono state progettate una ad una da designer di fama internazionale come Matteo Thun e trasmettono un’atmosfera da salotto. L’Opera Suite, progettata dall’architetto e albergatore Roland Nemetz, è caratterizzata da una collezione di dischi da 1.000 pezzi con giradischi e dalla famosa lounge chair con pouf di Ray e Charles Eames. Anche le oltre 400 opere d’arte presenti nell’edificio, tra cui quelle di artiste austriache e artisti austriaci come Brigitte Kowanz e Hubert Schmalix, contribuiscono a questo tocco speciale. Qui ci si può sentire come vere e veri viennesi. Inoltre, l’Altstadt Vienna è stato il primo hotel di Vienna a ricevere l’Ecolabel austriaco nel 1996.
Letti di paglia
Proprio sopra la sua fabbrica di aceto e olio nel 10° distretto, l’esperto gourmet Erwin Gegenbauer ha arredato in stile viennese cinque speciali camere per ospiti. Tra queste, la stanza in paglia è la più insolita. Anche le altre quattro sono arredate in stile rustico e volutamente in contrasto con le camere d’albergo standard. Gli arredi personalizzati realizzati secondo tutte le regole dell’artigianato riflettono la filosofia dei prodotti Gegenbauer. Le prese di corrente sono appese a cavi dal soffitto, i tubi dell’acqua scorrono a vista nelle camere, gli interruttori della luce autocostruiti funzionano con catene di metallo. La colazione viene poi servita su un lungo tavolo al centro dell’area di vendita del negozio, con il pubblico del negozio e la famiglia Gegenbauer, la quale vive qui. E se volete, potete prendere le uova per la colazione direttamente dal pollaio in loco, in piena città. Il percorso di consegna non potrebbe essere più breve o più sostenibile. È inoltre possibile utilizzare la piscina privata e la sauna. Nel complesso, viene trasmessa la sensazione di essere ospiti della famiglia e non semplicemente in visita turistica.
Fare il bagno sopra i tetti
Al 25hours Hotel è possibile fare il bagno all’aria aperta in un ambiente privato. Le quattro camere della categoria “Extra Large” sono dotate di vasche da bagno freestanding sul balcone. Si tratta di una delle viste più rilassanti sul centro di Vienna. Più in alto, nell’accogliente bar sul tetto Dachboden, la sera la clientela può godere dello stesso panorama con l’accompagnamento di bevande e spuntini. Nel pomeriggio, questo salone simile a un loft è un luogo di lavoro tranquillo con vista sulla città. Nei fine settimana estivi, un food truck di hamburger nel Weghuberpark, proprio davanti al portone, propone una cena all’aperto.
Negozi suite
Nei quattro Grätzel viennesi Gußhausviertel, Karmeliterviertel, Servitenviertel e Meidlinger Markt si trovano in totale 28 appartamenti che portano il titolo di “Grätzlhotel”. Il concetto: degli ex locali commerciali, attualmente sfitti, vengono trasformati in suite. Sono tutti situati al piano terra, quindi ad altezza di persona o, meglio, della città. L’infrastruttura viene deliberatamente rilevata. Spesso l’interno è separato dalla strada solo dalla vetrina preesistente. Il precedente utilizzo è ancora evidente. Nell’appartamento “Lampenschirmmacherin”, ad esempio, il loft è illuminato da molte lampade che sono state realizzate in queste stanze. Dal letto della suite “Trafikanten”, si guarda direttamente l’iconica scritta “Tabak” che prima era appesa sulla facciata. Il “Pilotin” è stata creata da un’agenzia di viaggi. Dalle accoglienti nicchie delle grandi vetrine si può osservare il colorato viavai della strada. La privacy è comunque garantita grazie a diverse misure di protezione dal rumore e dagli sguardi indiscreti. Non c’è una reception, bensì un concierge digitale e riguardo al Grätzel si possono trovare tutte le informazioni necessarie navigando sul web.
Per maggiori informazioni: www.wien.info
Fonte : TgCom