Come leggere le voci “sparite” in bolletta: i consigli per risparmiare nel mercato libero

Con il passaggio al mercato libero i consumatori stanno vivendo una rivoluzione annunciata da anni e mai del tutto realizzata nel settore dell’energia. Ma una cosa è rimasta uguale a prima: la complessità delle bollette. Le voci sono varie, ognuna ha il suo peso sul costo finale e molte sono difficili da comprendere. A volte alcuni costi restano “nascosti” e non è semplice fare confronti tra i fornitori per capire come risparmiare. Questo vale ancor di più nel mercato libero che gradualmente sta prendendo il posto del mercato tutelato: la chiarezza delle voci in bolletta è cruciale per dare la possibilità ai consumatori di scegliere l’offerta migliore disponibile sul Portale Offerte di Arera. Per non sbagliare a leggere la bolletta abbiamo raccolto i consigli degli esperti di Unione nazionale consumatori, Altroconsumo e Segugio.it su come bisogna comportarsi e a cosa fare attenzione sul mercato.

Se i costi sembrano “spariti” dalla bolletta: cosa fare

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha rivisto più volte negli anni gli obblighi per i fornitori energetici sulla chiarezza delle informazioni in bolletta. Siamo arrivati a una “Bolletta 2.0” che ha diviso le informazioni in una parte sintetica e di dettaglio. Le associazioni di tutela i consumatori sottolineano che non è ancora abbastanza e sperano in una versione 3.0, ma il problema è che questa divisione in due sezioni continua a generare confusioni su costi e consumi.

L’Unione nazionale dei consumatori ha risposto a diverse segnalazioni sul tema. “Le voci e le informazioni presenti in bolletta sono determinate in maniera stringente (a parte le libertà grafiche concesse) dalle delibere Arera e anche in quella di sintesi devono essere riportati dettagli sui consumi, i dati della fornitura e il set minimo previsto relativo alle voci di costo – spiega il responsabile energia di Unc, Marco Vignola – Un utile consiglio, però, è quello di utilizzare le pagine online dei fornitori in cui è possibile accedere alla propria area clienti in modo da poter scaricare le bollette di dettaglio non appena vengono emesse”. 

Esempio di dove si trova la 'componente energia' nella bolletta della luce

“In questo modo  – spiega Vignola – si potranno immediatamente verificare le voci di costo applicate e se queste effettivamente corrispondono a quanto definito dal contratto, inoltre proprio queste voci di dettaglio ci consentono di avere in mano le informazioni necessarie per confrontare le diverse offerte disponibili sul mercato e fare una scelta consapevole se si vuole cambiare operatore”. 

Paolo Cazzaniga, esperto tariffe energie di Altroconsumo aggiunge a Today.it: “Sappiamo che il fornitore può scegliere di non inserire i costi unitari per semplificare la bolletta. Il dettaglio analitico lo troviamo sul sito del nostro fornitore. Una bolletta trasparente è una bolletta che mette bene in evidenza i consumi. Succede che non tutte le bollette sono uguali graficamente: se non troviamo qualcosa dobbiamo subito contattare il nostro fornitore e chiedere immediatamente le informazioni mancanti, in tutti i canali possibili. Anche perché le forniture costano care”.

Come leggere bene le voci in bolletta: dove sono costi e consumi

Nelle bollette la trasparenza non eccelle, come segnalato più volte dalle associazioni che tutelano i consumatori. In passato ci sono anche state multe da parte di Arera per i fornitori che non hanno rispettato le norme sulla chiarezza delle informazioni, ma i problemi restano: “C’è un problema di trasparenza nelle bollette – spiega Cazzaniga di Altroconsumo a Today.it – Si è fatto molto per renderle più facili ma c’è ancora tanta strada da fare. Le voci sono varie: tutt’oggi non e possibile avere un costo uguale per tutti. Ad esempio le accise sono parametrate al consumo, una cosa che si deve superare”.

Ma da quali informazioni partire per leggere la bolletta? Bisogna sempre distinguere tra bolletta in sintesi e in dettaglio: “Bisogna cercare l’informazione sul consumo annuo e per una analisi in profondità sulla propria bolletta si deve andare nella parte di dettaglio, la spesa per la materia energia si trova lì: troverete un totale e poi sotto vederete la costruzione del prezzo – dice Paolo Benazzi, direttore utilities di Segugio.it – La prima voce è espressa in kw/h o al metro cubo di gas che può essere fissa o variabile. La seconda voce è invece una componente fissa espressa in euro al mese, come se fosse un abbonamento, e che prescinde dal consumo. Entrambe sono decise dai fornitori ed è qui che bisogna guardare per confrontare le offerte”.  

Esempio per capire dove sono le voci di costi e consumi nella bolletta

Bisogna notare che queste due voci non si trovano nella bolletta in sintesi. Poi è utile capire il dettaglio sui consumi: “Alla seconda pagina della nostra bolletta troviamo i dati sui consumi – l’indicazione di Altroconsumo – Ci permettono di capire come consumiamo tra giorno, notte e festivi e quanto in un anno. Bisogna trovare queste sezioni e non bisogna confondere letture e consumi. Sui siti dei gestori e di Arera c’è un glossario che ci spiega tutti i termini usati”.

Scegliere il fornitore sul Portale Offerte di Arera: come risparmiare nel mercato libero

Una volta trovate le voci fondamentali della bolletta è possibile confrontare al meglio le varie offerte sul Portale di Arera per scegliere quella più conveniente erisparmiare. Capire i consumi, ad esempio, può già indirizzarci nella scelta: “Se consumate molto c’è il bisogno che il costo al kwh sia basso – dice Benazzi di Segugio.it – Al contrario chi consuma poco deve concentrarsi sulla voce di costo fissa”, quella che prima abbiamo paragonato a un “abbonamento”. Ma anche il “codice offerta” serve a capire tutti i dettagli della fornitura: basta copiarlo dalla propria bolletta – di solito si trova tra le prime informazioni nella prima pagina – incollando lettere e numeri sul portale Arera.  

Dove si trova il 'codice offerta' nelle bollette

Altroconsumo ha poi stilato un decalogo di consigli utili per usare passo dopo passo il Portale Offerte di Arera:

  • 1) Prima di cercare il fornitore dovete conoscere i vostri consumi. Guardate le bollette, nelle pagine interne trovate i vostri consumi annui. Per la luce sono anche suddivisi per fasce (fascia F1 dalle 8:00 alle 19:00 dei giorni feriali, fascia F23 dalle 19:00 alle 8:00 dei giorni feriali, sabato, domenica e giorni festivi), così potrete capire se vi conviene un prezzo monorario o per fasce. Per visualizzare lo storico dei vostri consumi è possibile, inoltre, consultare il Portale Consumi di Arera (accesso tramite Spid);
  • 2) Andate sul Portale offerte di Arera, mettendo i vostri consumi annui e il Cap della città dove abitate, così da poter confrontare tutte le offerte disponibili nel vostro territorio, ordinandole rispetto alla spesa stimata annua;
  • 3) Per il gas potete confrontare le offerte del mercato libero sia con quelle del Servizio di tutela della vulnerabilità (se ad esempio avete 75 anni o più) che con la “Placet in deroga” (diversa dalla Placet), ossia la Placet dedicata ai clienti domestici non vulnerabili gas attualmente serviti in tutela che non hanno ancora scelto di un’offerta nel mercato libero. Per farlo dovere inserire il codice offerta della vostra Placet in deroga, che è quello del venditore che vi sta servendo in tutela e che è indicato nella vostra bolletta. In particolare, quando nella seconda schermata di ricerca del Portale offerte vi dicono “Se hai ricevuto un’offerta, inserisci qui il tuo codice per confrontarla con le altre disponibili”, allora dovete prendere dall’elenco qui sotto riportato il Codice offerta del venditore che vi sta già fornendo il servizio gas in tutela e inserirlo nello spazio dedicato. Se siete vulnerabili allora dite Si alla domanda: “Sei un cliente Vulnerabile?”;
  • 4) Non scegliete aziende sconosciute senza prima verificare la loro affidabilità, ad esempio provando a rispondere a queste domande: rispondono al telefono? Per fare la prova, chiamateli non scegliendo l’opzione telefonica riservata ai nuovi clienti ma quella utile per inoltrare reclamo o contestare la bolletta. Sono stati condannati dall’Antitrust per pratica scorretta? Basta andare nel motore di ricerca dei bollettini settimanali dell’Antitrust e inserire il nome della società che vi interessa). Tenete presente, però, che le aziende più grandi, avendo tanti clienti è più facile finiscano nel mirino dell’Antitrust rispetto a quelle piccole e sconosciute che sfuggono più facilmente alle maglie della giustizia. Poi controllate on line la loro reputazione;
  • 5) Quando avete individuato l’offerta migliore, scaricate il dettaglio dell’offerta e conservatelo sul computer;
  • 6) Attenti alla scadenza dell’offerta. Sul Portale Offerte è sempre indicata (fate uno screenshot dello schermo);
  • 7) Contattate l’azienda, e chiedete, per l’offerta che avete trovato (verificando che il nome e il codice dell’offerta corrisponda) di inviarvi le condizioni contrattuali, in particolare le Condizioni generali di fornitura (Cgf) e le Condizioni tecnico economiche (Cte) con la Scheda di confrontabilità della spesa stabilita da Arera per tutti i venditori;
  • 8) Verificate che non ci siano servizi aggiuntivi a pagamento. Tra i trucchetti c’è quello di abbinare a un’offerta un’assicurazione casa, salute o altri servizi che non avete richiesto per maggiorare il prezzo (l’acquisto di prodotti di efficienza energetica come le lampadine, il monitoraggio dei consumi);
  • 9) Sottoscrivete il contratto e inviatelo al venditore prima della scadenza dell’offerta che era indicata sul Portale. Altrimenti potrebbero fregarvi, sostenendo che l’offerta era oramai scaduta e non più valida e, con la scusa di avervi avvisato con una lettera, che magari non avete mai ricevuto, o una email, farvi trovare con un contratto più oneroso di quello che avevate scelto;
  • 10) Sappiate che cambiando fornitore: non è necessario sostituire il contatore nè possono verificarsi interruzioni della fornitura in caso di fallimento. Per guasti sulla linea o del vostro contatore, non cambia nulla: le riparazioni dei guasti spettano al distributore, non al venditore, quindi non dovete pagare nulla. Dopo aver stipulato il nuovo contratto di fornitura, sarà il nuovo venditore ad attivare la procedura di cambio del venditore (switching) e di cessazione del vecchio contratto (recesso).

Fonte : Today