Grazie ad Amadeus prima Sanremo inseguiva le novità, oggi le novità inseguono il Festival

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Amadeus e Marco Mengoni a Sanremo 2024 (LaPresse)

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Festival di Sanremo 2024
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Sono passate tre settimane dagli ascolti in anteprima delle canzoni del Festival di Sanremo e dopo la prima serata possiamo dire: è meglio di quello che pensavamo. Amadeus, che le canzoni non le ascolta una volta e basta, ma le ascolta, le riascolta e le riascolta ancora, ovviamente ha una visione diversa del potenziale di ogni brano e l’effetto noi riusciamo a capirlo solo con qualche mese di ritardo e qualche giorno dalla pubblicazione sulle piattaforme e in passaggi in radio. Insomma, per il suo ultimo anno (sarà vero? Mah!) il conduttore voleva fare le cose in grande, portando nomi importanti e canzoni che avevano l’intenzione di occupare in maniera bulgara le radio per i prossimi mesi, in attesa dei tormentoni estivi e pure un po’ più in là.

Insomma come abbiamo già scritto – e anche detto ad Amadeus – prima Sanremo inseguiva le novità, oggi le novità inseguono Sanremo che è un po’ il bene e il male (parte del) del festival di Amadeus: per il panorama discografico nazionale è diventato il nuovo canone e quest’anno ha deciso anche di diventare ufficialmente la fabbrica dei tormentoni estivi, con qualche mese di anticipo. Insomma, fin dall’inizio Amadeus ha deciso di giocarsela così, e la scelta di fare esibire i 30 Big va anche nella direzione di regalare subito alle radio tutte queste canzoni: e la giuria radiofonica introdotta quest’anno ha senza dubbio guidato, almeno in parte, la scelta delle canzoni e sarà una variabile interessante da considerare.

È stata una prima serata godibile, nel complesso, forse proprio perché uno dei problemi principali dell’esordio era che la musica aveva poco spazio, partiva tardi, lasciava troppo palco a comici che non facevano ridere, a siparietti telefonati, insomma, volevamo la musica e adesso l’abbiamo avuta (un attestato di merito per Marco Mengoni, bravissimo), si finisce tardi, vero, ma tanto finivamo tardi anche gli anni scorsi, almeno abbiamo ascoltato, amato, odiato la musica. È solo la prima serata ma possiamo giòà chiederci: e che succederà ora che finisce l’era dell’Amadeus I?

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Giornalista dal 2005, sono responsabile dell’Area Musica di Fanpage.it dal 2013. Sono stato tra i fondatori di Agoravox Italia, e ne sono stato direttore dal 2011 al 2013. Ho scritto di musica, tra gli altri, per Freakout Magazine e Valigia Blu e sono stato relatore al Master di I° livello “Scuola di Giornalismo Post Laurea” dell’Università degli Studi di Salerno. Sono stato per diverse edizioni tra i relatori al Festival Internazionale del giornalismo di Perugia.

Fonte : Fanpage