Da Israele “nessuna prova” che i dipendenti dell’Unrwa avessero legami con Hamas

Israele non ha fornito alcuna prova concreta a corredo delle gravi accuse mosse contro alcuni dipendenti dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che secondo Tel Aviv avrebbero avuto legami con Hamas e un ruolo negli attacchi del 7 ottobre. Lo afferma il canale pubblico britannico Channel 4 News, che ha ottenuto il dossier di cinque pagine inviato a più di una dozzina di Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Germania, e che li ha portato a congelare le donazioni all’agenzia.

Il documento “non fornisce alcuna prova alla sua nuova ed esplosiva affermazione che il personale dell’Unrwa sia coinvolto negli attacchi terroristici contro Israele”, afferma il canale in un servizio. Il testo si limiterebbe a sostenere che “dalle informazioni di intelligence, dai documenti e dalle carte d’identità sequestrate nel corso dei combattimenti, è ora possibile individuare circa 190 agenti terroristici di Hamas e Pij che operano come dipendenti dell’Unrwa. Più di 10 dipendenti dell’Unrwa hanno preso parte agli eventi del 07/10”, si legge nel dossier. Israele aveva inizialmente affermato che 12 membri dei 13mila dipendenti nella Striscia di Gaza dell’Agenzia avevano preso parte all’attacco di Hamas del 7 ottobre contro il sud di Israele, in cui sono state uccise circa 1.140 persone e catturati circa 250 ostaggi. Poi l’affermazione è stata successivamente ridimensionata a sei membri del personale, quattro dei quali sarebbero stati coinvolti nel rapimento di israeliani e uno avrebbe fornito “supporto logistico”.

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Nel frattempo sedici Paesi, tra cui l’Italia ma anche Stati Uniti, Germania e Regno Unito, hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia in seguito alle accuse di Israele. La direttrice delle comunicazioni dell’Unrwa, Juliette Touma, ha dichiarato a Channel 4 News che l’agenzia ha licenziato il personale che si sospetta coinvolto a causa della gravità delle accuse, ma ha anche aggiunto che è stata una sorpresa che così tanti donatori dell’Unrwa abbiano sospeso i finanziamenti prima che venissero resi noti i risultati di un’indagine interna. Un rapporto preliminare dell’inchiesta dovrebbe essere pronto all’inizio del mese prossimo, ha assicurato Dorothee Klaus, rappresentante dell’agenzia in Libano. Klaus ha aggiunto che si aspetta che i Paesi donatori che hanno tagliato i finanziamenti dopo che Israele ha presentato le accuse rivedano la loro decisione una volta pubblicato il rapporto.

Ieri le Nazioni Unite hanno anche annunciato la creazione di un comitato indipendente per valutare la “neutralità” dell’Agenzia e per rispondere alle accuse mosse da Israele a diversi suoi dipendenti. Il gruppo di valutazione sarà guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, in collaborazione con tre centri di ricerca: l’Istituto Raoul Wallenberg in Svezia, l’Istituto Chr. Michelsen in Norvegia e l’Istituto danese per i diritti umani. Prima agenzia delle Nazioni Unite, l’Unrwa è stata istituita con una risoluzione dell’Assemblea generale dell’organismo nel 1949 per prendersi cura dei migliaia di rifugiati che sono fuggiti o sono stati cacciati dalle loro case nella cosiddetta Nakba (la ‘catastrofe’ in arabo) quando è stato creato lo Stato di Israele.

Il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a gennaio ha descritto l’Unrwa come “la spina dorsale di tutta la risposta umanitaria a Gaza” e ha fatto appello a tutti i Paesi affinché “garantiscano la continuità del lavoro salvavita” dell’agenzia i cui maggiori donatori nel 2022 sono stati gli Stati Uniti, la Germania e l’Unione europea, e la cui capacità di fornire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza è sull’orlo del collasso.

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Fonte : Today