A causa degli scontri provocati in Myanmar dall’offensiva 1027 in un giorno sono scappate in Bangladesh almeno 106 guardie paramilitari birmane di frontiera. I colpi sparati sul confine dall’esercito hanno provocato la morte due civili, compreso un rifugiato Rohingya. La protesta di Dhaka con l’ambasciatore del Myanmar.
Dhaka (AsiaNews) – Sono almeno 106 le guardie di frontiera paramilitari del Myanmar, alcune delle quali ferite, ad essere fuggite ieri in Bangladesh a causa dell’intensificarsi dei combattimenti tra le forze ribelli e il regime della giunta. A riferirlo sono funzionari del Bangladesh.
Da quando ha portato avanti il colpo di stato militare contro un governo eletto nel 2021, la giunta sta affrontando la sua più grande crisi, cercando di contenere la ribellione denominata 1027 – poiché avviata il 27 ottobre dello scorso anno – che ha visto gruppi alleati anti-giunta sostenuti da un governo parallelo pro-democrazia prendere il controllo di diverse postazioni militari e città.
Il rumore degli spari è stato udito oltre il confine con il Myanmar, nel distretto di Cox’s Bazar, nel sud-est del Bangladesh, dove quasi un milione di membri della minoranza musulmana Rohingya del Myanmar vivono in campi di capanne di bambù e plastica dopo essere fuggiti dalla repressione militare nel 2017. Inoltre almeno due persone hanno perso la vita a causa dei colpi di mortaio sparati dal Myanmar verso i militari in fuga che hanno colpito un villaggio oltre confine in Bangladesh. Per questo il Bangladesh ha protestato convocando l’ambasciatore del Myanmar a Dhaka, Aung Kyaw Moe, richiamando la giunta militare per le azioni e gli attacchi al confine. Il vice commissario Shah Mujahid Uddin, ha reso noto che una delle vittime è una donna del Bangladesh, Hosne Ara, mentre l’altro è un uomo Rohingya di 58 anni, di cui non si conosce ancora il nome. Sono stati uccisi nell’area di Japaitali, vicino al confine, quando una granata è caduta mentre Ara stava servendo cibo ai lavoratori stagionali Rohingya.
Ieri mattina, il ministro degli Affari esteri di Nay Pyi Taw ha convocato Manowar Hossain, ambasciatore del Bangladesh a Yangon, per discutere della situazione. Durante la conversazione, il ministro del Myanmar ha espresso l’intenzione di localizzare i fuggitivi che hanno cercato rifugio in Bangladesh e di riportarli indietro.
Negli ultimi tre giorni sono decine e decine i membri del personale dell’esercito e i funzionari governativi del Myanmar fuggiti verso il Bangladesh per scappare agli attacchi dell’esercito di liberazione Arakan. Finora, sarebbero almeno 229 persone hanno cercato rifugio in Bangladesh, dove sono state disarmate e accolte in un luogo sicuro. Intanto il governo del Bangladesh è impegnato in negoziati con il Myanmar per il rimpatrio degli sfollati, essendo già gravato dall’ospitare oltre un milione di rifugiati Rohingya, non è disposto ad accettare ulteriori afflussi rifugiati dal Myanmar.
Fonte : Asia