A rivelare la terribile circostanza sono state le stesse vittime ricostruendo quei momenti che hanno preceduto l’aggressione sessuale. I due fidanzatini non si erano accorti che qualcuno li aveva seguiti e spiati e si sono trovati davanti al branco che li ha circondati.
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La 13enne stuprata dal branco a Catania e il fidanzato 17enne avevano già subito un abuso pochi minuti prima dell’aggressione da parte dello stesso gruppo. Il branco che nel tardo pomeriggio del 30 gennaio scorso ha violentato la ragazzina tredicenne nel parco di Villa Bellini di Catania, davanti al suo fidanzato 17enne, infatti aveva anche filmato le due vittime poco prima dell’aggressione.
A rivelare la terribile circostanza sono state le stesse vittime ricostruendo quei momenti che hanno preceduto l’aggressione sessuale. I due fidanzatini non si erano accorti che qualcuno li aveva seguiti e spiati mentre erano nella zona dei bagni e si sono trovati davanti al branco che li ha circondati. Insieme a pesantissimi palpeggiamenti nelle parti intime e alle richieste sessuali esplicite, infatti, il gruppo ha mostrato alle vittime anche un video ripreso di nascosto col cellulare.
I due ragazzi presi di mira hanno cercato di trovare una via di fuga e offerto agli aggressori quello che avevano come una powerbank per la ricarica dei cellulari ma l’aggressione è proseguita. Quando il 17enne ha chiesto di cancellare il video, infatti, erano già accerchiati. Mentre uno di loro mostrava il video, gli altri si erano messi a barriera per impedire ogni via di fuga, come hanno raccontato le vittime. A questo punto la tredicenne è stata spinta nel bagno proprio dal minore che aveva il video e quindi violentata mentre il 17enne è stato minacciato di morte e colpito con calci e spintoni per impedirgli di intervenire.
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Gli inquirenti ora stanno cercando di trovare riscontro al racconto attraverso l’analisi dei cellulari degli arrestati e dei video delle telecamere di sorveglianza della zona. Allo stesso modo si sta cercando di capire se esistano altri video girati dallo stesso branco che possano incastrare gli stupratori. Le due vittime hanno riferito di non essere riusciti a scorgere eventuali telefoni durante quei terribili momenti però hanno rivelato che alcuni del branco di sono arrampicati sul bagno vicino a quello dove si trovava la vittima per assistere alla violenza in atto.
Fonte : Fanpage