Le Nazioni Unite hanno annunciato la creazione di un comitato indipendente per valutare la “neutralità” dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e per rispondere alle accuse mosse da Israele a diversi suoi dipendenti. Il gruppo di valutazione sarà guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, in collaborazione con tre centri di ricerca: l’Istituto Raoul Wallenberg in Svezia, l’Istituto Chr. Michelsen in Norvegia e l’Istituto danese per i diritti umani. La revisione esterna indipendente sull’operato dell’Unrwa si svolgerà “parallelamente” a un’indagine attualmente in corso da parte dell’Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (Oios).
Tel Aviv ha sostenuto, senza al momento mostrare prove, che 12 dei 30mila dipendenti regionali dell’agenzia avrebbero avuto legami con Hamas e fossero complici degli attacchi del 7 ottobre in cui la milizia islamica ha ucciso oltre 1.100 israeliani, in gran parte civili. In risposta alle accuse una dozzina di Paesi, tra cui importanti donatori come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svezia, hanno annunciato la sospensione dei finanziamenti all’Agenzia, che la scorsa settimana ha minacciato di cessare le operazioni “entro la fine di febbraio”. “Le accuse rivolte all’Unrwa arrivano in un momento in cui la più grande agenzia delle Nazioni Unite nella regione sta lavorando in condizioni estremamente difficili per fornire assistenza salvavita ai due milioni di persone nella Striscia di Gaza che dipendono da essa per la loro sopravvivenza in una delle più grandi e complesse crisi umanitarie del mondo”, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
La nomina della commissione è stata decisa in consultazione con il Commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini che ne aveva fatto richiesta. L’obiettivo del gruppo di valutazione è quello di “determinare se l’Agenzia sta facendo tutto il possibile per garantire la sua neutralità e per rispondere a qualsiasi accusa di gravi abusi”. Il gruppo dovrà presentare un rapporto intermedio a Guterres entro la fine di marzo, seguito da un rapporto finale entro la fine di aprile, che includerà, se necessario, raccomandazioni per “migliorare e rafforzare” i meccanismi in vigore. Dall’inizio del conflitto ben 152 dipendenti dell’agenzia Onu sono stati uccisi a Gaza, il numero più alto di operatori umanitari delle Nazioni Unite morti che in qualsiasi altra guerra nella storia dell’organizzazione. In totale sono 27.478 le persone uccise nella Striscia da quando, lo scorso 7 ottobre, è iniziata la rappresaglia israeliana per l’attacco subito. Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia di Gaza aggiungendo 66.835 feriti al bilancio.
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Fonte : Today