Re Carlo ha il cancro: l’annuncio di Buckingham Palace

Re Carlo III è affetto da una forma di cancro. A comunicarlo è Buckingham Palace attraverso una nota ufficiale. La diagnosi, si apprende, arriva in seguito a un trattamento al quale il sovrano 75enne è stato sottoposto per un ingrossamento benigno della prostata. 

Tuttavia, come confermato alla Reuters da una fonte della famiglia britannica, si esclude che il tumore sia alla prostata. 

“Terapie già iniziate, rinviati gli impegni pubblici”

“Durante il recente intervento ospedaliero del re per un ingrossamento benigno della prostata, è stata notata un’altra questione di preoccupazione. Successivi esami diagnostici hanno individuato una forma di cancro”: così Buckingham Palace ha comunicato al mondo che re Carlo è affetto da un tumore. Il re, infatti, è stato dimesso dalla London Cinic il 29 gennaio dopo aver subito un intervento per l’ingrossamento della prostata. Durante il trattamento è stato notato “un separato motivo di preoccupazione” e successivi test hanno identificato una forma di tumore della quale non è stata resa nota l’esatta natura

Re Carlo III continuerà a seguire gli affari di Stato, mentre si sottoporrà alle cure per il tumore che gli è stato diagnosticato, ha riferito Buckingham Palace. Ciò significa che il 75enne sovrano continuerà a esaminare i dispacci del governo e firmare i documenti ufficiali. Sono invece rinviati tutti gli impegni in pubblico. “Sua maestà ha iniziato oggi un programma di trattamenti regolari, durante il quale i medici gli hanno consigliato di rinviare i suoi impegni pubblici. Durante questo periodo – si legge – Sua Maestà continuerà a occuparsi degli affari statali e delle pratiche burocratiche ufficiali come di consueto. Il Re è grato alla sua équipe medica per il loro rapido intervento, reso possibile grazie al suo recente intervento ospedaliero. Rimane totalmente positivo riguardo al suo trattamento e non vede l’ora di tornare al pieno servizio pubblico il prima possibile”, si apprende dal comunicato, condiviso anche sulla pagina Instagram ufficiale della famiglia reale.

Il sovrano verrà curato in clinica a Londra come paziente esterno. Carlo è tornato oggi a Londra da Sandringham, nel Norfolk, per iniziare il trattamento medico. In serata è tornato alla sua residenza, ha riferito il palazzo.

“Sua Maestà ha scelto di condividere la sua diagnosi per prevenire speculazioni e nella speranza che possa aiutare la comprensione pubblica verso tutti coloro che in tutto il mondo sono affetti da cancro”, si legge infine nel comunicato, che non specifica il tipo di tumore diagnosticato al sovrano. 

Il primo ministro Rishi Sunak ha prontamente augurato a “Sua Maestà una completa e rapida guarigione. Non ho dubbi che tornerà in piena forza in poco tempo e so che l’intero Paese gli augurerà ogni di riprendersi”, ha dichiarato. Secondo la Bbc, Harry volerà a Londra dalla California per vedere il padre.

Il re è stato visto per l’ultima volta in pubblico a Sandringham nella giornata di domenica 4 febbraio, quando ha partecipato a una funzione religiosa. Secondo il Guardian, si è trattato della prima apparizione da quando è stato dimesso dalla clinica di Londra per il trattamento alla prostata.

L’ipotesi abdicazione

La notizia del cancro diagnosticato a re Carlo, diffusa da Buckingham Palace, apre una serie di interrogativi, a partire da quali siano le reali condizioni del monarca e, soprattutto, se sarà in grado di continuare a ricoprire la carica. Se Carlo dovesse abdicare, sarebbe il figlio William, che è il primo nella linea di successione, ad ascendere al trono britannico.

Quest’evento nella storia della monarchia inglese è molto raro. L’ultima abdicazione risale al 1936, quando l’allora re Edoardo VIII rinunciò alla corona per sposare Wallis Simpson, un’attrice americana e, cosa più importante per l’epoca, divorziata. Sposare una persona divorziata fu considerato un tabù nella monarchia britannica per centinaia di anni.

Nel caso quindi gli eventi dovessero precipitare per motivi di salute, William prenderebbe il posto di suo padre, che è capo di Stato dall’8 settembre 2022. Così, il primo nella successione al trono diventerebbe il figlio George e poi, a seguire, la principessa Charlotte, il principe Louis, il Duca di Sussex Harry, il principe Archie, la principessa Lilibet e, infine, il Duca of York Andrea. Sia Harry che Andrea rimangono nella linea di successione al trono nonostante le controversie che li circondano. 

Il protocollo Regency Act: cos’è

Ma l’abdicazione non è l’unico scenario plausibile. Bob Morris, ricercatore associato onorario presso la Constitution Unit dell’University College London ha spiegato che in caso di cattiva salute del monarca potrebbe entrare in gioco il Regency Act, che verrebbe attivato se il re diventasse ad esempio incapace di parlare o muoversi a causa di una malattia.

Il Regency Act, la cui ultima versione del 2022 ha aggiornato l’ultima del 1937, disciplina proprio questo genere di emergenza e prevede che siano i ‘Counsellors of State’ a sostituire il re. In questo caso assumerebbe un ruolo importante, oltre William, anche la regina Camilla. Inoltre sarebbero qualificati al disbrigo degli affari del re anche Harry, Andrea e la sua primogenita Beatrice.

Fu proprio Carlo, alla morte di Elisabetta II, a chiedere al Parlamento di poter aggiornare la lista dei Counsellors of State e allargare la possibilità di sostituirsi al sovrano anche alla sorella Anna e al fratello minore Edoardo, in considerazione del fatto che allo stato delle cose sia il principe Andrea che il principe Harry sono di fatto tagliati fuori da Buckingham Palace.
 

Fonte : Today