Manifestazione per Ilaria Salis a Monza: in centinaia si ritrovano per solidarietà alla famiglia

Ilaria Salis detenuta in Ungheria

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Ilaria Salis detenuta in Ungheria
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Nel tardo pomeriggio di oggi lunedì 5 febbraio ha preso il via a Monza la manifestazione a sostegno di Ilaria Salis, l’attivista di 39 anni in carcere a Budapest, in Ungheria, da un anno. In questi mesi la detenuta ha condannato situazioni di degrado all’interno del carcere spiegando tutte le difficoltà che sta affrontando. Così la sua città, Ilaria Salis a Monza è un’insegnante, si schiera a favore suo e chiede che vengano rispettati i diritti. Settimana scorsa il padre Roberto è riuscito a incontrare la figlia in carcere in Ungheria: “Le condizioni sembrano migliorate”, ha precisato. Da settimane infatti tutta Italia si sta mobilitando affinché vengano rispettati i diritti sui detenuti. Ma perché Ilaria Salis si trova in carcere?

Manifestazione a Monza in difesa di Ilaria Salis

Manifestazione a Monza in difesa di Ilaria Salis

L’insegnante di Monza è in attesa della sentenza di primo grado dopo essere stata arrestata a febbraio dello scorso anno. La donna è accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonanizisti durante la manifestazione “La Giornata dell’Onore”: si tratta di un evento che richiama sempre centinaia di neonazisti che celebrano il battaglione che nel 1945 si è opposto all’assedio di Budapest. Per lo stesso fatto è imputato Gabriele Marchesi: al momento però lui si trova in Italia e l’Ungheria ha chiesto un mandato di arresto europeo nei suoi confronti, ma che la Procura di Milano ad oggi non ha intenzione di cedere. 

Manifestazione a Monza in difesa di Ilaria Salis

Manifestazione a Monza in difesa di Ilaria Salis

Ilaria Salis invece è stata fermata quando si trovava ancora in Ungheria: si trovava su un taxi insieme a due attivisti tedeschi. La 39enne rischia fino a 24 anni di carcere, ma la Procura ha chiesto una condanna a undici anni. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero alcuni video che mostrerebbero alcune persone che con il volto coperto (quindi irriconoscibili) colpirebbero le due vittime con alcuni manganelli, che hanno riportato ferite lievi. Da qui l’accusa di aggressione.

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Fonte : Fanpage