Parcheggiare suv o fuoristrada in centro a Parigi costerà 18 euro l’ora, il triplo della normale tariffa richiesta per gli altri veicoli. Lo hanno deciso i cittadini e le cittadine della capitale francese, che hanno votato un referendum indetto dalla sindaca socialista Anne Hidalgo. L’obiettivo è quello di contrastare la crisi climatica e migliorare la sicurezza stradale, colpendo i mezzi con un impatto maggiore.
Sotto la guida di Hidalgo, la città di Parigi è andata nella direzione di ridurre la velocità e la presenza delle automobili. Da settembre 2021 il limite di velocità nelle aree urbane è stato portato a 30 chilometri orari, i veicoli a diesel sono stati vietati, i parcheggi di superficie ridotti e potenziati quelli sotterranei. In questo modo, e grazie alla consistente espansione della rete di piste ciclabili, la presenza di auto private è diminuita costantemente e l’uso di biciclette è aumentato del 71%.
Auto sempre più ingombranti
Tuttavia, come riporta l’ultima ricerca della Federazione europea per il trasporto e l’ambiente, le dimensioni medie della auto stanno crescendo costantemente di circa 1 centimetro all’anno dagli anni Novanta del Novecento, aggravando problemi ambientali, di spazio e di sicurezza. Nel 1990, il peso medio di un veicolo era di 975 chili, mentre oggi è arrivato a 1.233 chili. I suv pesano quasi 200 chili in più degli altri veicoli, sono 25 centimetri più lunghi e 10 più larghi e oggi rappresentano circa il 50% delle vendite di veicoli privati in Europa.
Oltre a comportare un aumento delle emissioni – secondo l’Agenzia internazionale dell’energia si tratta del 20% di emissioni di CO2 in più rispetto a una berlina – e un maggior ingombro nelle città, i veicoli più grandi sono anche più pericolosi. Gli incidenti che coinvolgono suv o fuoristrada sono due volte più fatali rispetto alle auto più piccole. Su X, l’ex Twitter, il vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha descritto i Suv come “un disastro ambientale” e più pesanti, pericolosi e inquinanti degli altri veicoli. Mentre Hidalgo, come riporta il Guardian, ha sottolineato come le misure di contrasto a questi mezzi rappresentino una “forma di giustizia sociale”.
Un referendum poco partecipato
Il referendum, tuttavia, ha visto la partecipazione di appena 80mila persone. Su una popolazione complessiva di oltre 2 milioni (dati 2023). Insomma, tutt’altro che un plebiscito, il che rende la decisione strattonata dal punto di vista politico. Le regole scatteranno a partire da settembre e saranno diverse a seconda della durata e della posizione del parcheggio. Per le zone centrali, il costo sarà di 18 euro l’ora fino alle 2 ore, poi il prezzo raddoppierà ogni ora, per arrivare a 225 euro per 6 ore di sosta. Nelle zone più periferiche si partirà invece dai 12 euro l’ora, per arrivare a 150 euro per 6 ore di parcheggio.
I prezzi si applicheranno ai veicoli con motore a combustione o ibridi di peso superiore a 1,6 tonnellate e ai veicoli elettrici di peso superiore a 2 tonnellate. Mentre i residenti di Parigi, i lavoratori che hanno parcheggi aziendali e le persone con disabilità potranno continuare a pagare le tariffe previste per gli altri veicoli diversi dai suv. Ovviamente sono esclusi dalla maggiorazione anche tutti i mezzi commerciali.
Anche con queste eccezioni, la mossa interesserà circa 130 mila veicoli, il 15% del totale parigino, e potrebbe fruttare alla capitale francese entrate pari a circa 35 milioni di euro all’anno, che verranno impiegati per infrastrutture e iniziative di contrasto alla crisi climatica. Molte capitali europee, tra cui Londra, hanno seguito con attenzione il referendum e stanno monitorando i suoi effetti nella prospettiva di introdurre iniziative simili. Mentre a Lione, terza città più popolosa della Francia, introdurrà tariffe più alte per i veicoli più grandi già a partire da giugno 2024.
Fonte : Wired