Pechino condanna a morte (con pena sospesa) lo scrittore Yang Hengjun

Le notizie di oggi: almeno 10 agenti di polizia uccisi in un attacco (non rivendicato) nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa. Israele pronta ad accogliere altri 65mila lavoratori da India, Sri Lanka e Uzbekistan. Una enorme diga in progettazione rischia di far perdere la denominazione Unesco a Luang Prabang. Appelli al governo talebano per il rilascio di due attivisti afghani. 

CINA
Un tribunale di Pechino ha condannato a morte questa mattina, con pena sospesa, lo scrittore australiano Yang Hengjun. La sentenza, che arriva a distanza di cinque anni dall’arresto e tre dall’inizio del processo a porte chiuse con l’accusa si spionaggio, ha sollevato sconcerto fra i familiari e sostenitori. Yang, blogger pro-democrazia, è un cittadino australiano nato in Cina che lavorava a New York prima del fermo all’aeroporto di Guangzhou nel 2019. 

PAKISTAN
Almeno 10 agenti di polizia sono stati uccisi e altri sei feriti in un attacco prima dell’alba da parte di gruppi miliziani ad una stazione di polizia nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, nel nord-ovest del Pakistan, in quadro di crescenti violenze in vista del voto. Al momento non si registrano rivendicazioni ufficiali. In queste ore si registra anche l’assassinio di un politico nel Balochistan. 

ISRAELE – ASIA
Il governo israeliano ha detto ieri di essere pronto ad aprire le porte a 65mila lavoratori da India, Sri Lanka e Uzbekistan per rilanciare il settore dell’edilizia in stallo dal 7 ottobre, con l’attacco di Hamas che ha determinato il blocco dei permessi di lavoro per i palestinesi. Almeno 72mila di essi erano impegnati nei cantieri prima dell’attentato. Gli stranieri presenti al momento sono 20mila. 

INDIA – MALDIVE
Le autorità indiane inizieranno a ritirare le proprie truppe dall’arcipelago a partire dal mese prossimo. Secondo quanto riferisce il ministero degli Esteri delle Maldive, la prima parte dei soldati lasceranno l’area entro il 10 marzo, mentre i rimanenti se ne andranno entro marzo. L’accordo è stato raggiunto in una riunione di alto livello a New Delhi.

LAOS
Luang Prapang potrebbe perdere lo status di patrimonio mondiale Unesco, a causa di una enorme diga in via di progettazione a monte della città, che preoccupa gli abitanti della zona. Il governo laotiano minimizza, escludendo motivi di preoccupazione. In realtà vi sarebbe una minaccia che incombe su una delle principali attrazioni turistiche del Paese, famosa per i templi buddisti. 

AFGHANISTAN
Amnesty International invita il governo talebano a rilasciare due attivisti che operano per l’ong Fekre Behtar, specializzata nel settore dell’istruzione. “L’arresto e la detenzione arbitraria di Ahmad Fahim Azimi e Seddiqullah Afghan – afferma in una nota – sono contro il diritto internazionale”. Per l’accusa avrebbero cercato di favorire la fuga di alcune ragazze dal Paese e incitato proteste. 

UCRAINA – RUSSIA – CINA
Il governo di Pechino ha ammonito l’Ucraina che l’inserimento da parte di Kiev di oltre dieci compagnie cinesi nella lista dei 48 “sponsor internazionali della guerra” che aiutano la Russia, diffusa lo scorso mese, potrebbe riflettersi molto negativamente sulle relazioni tra i due Stati. A riferirlo sono varie agenzie che rilanciano informazioni provenienti da alti funzionari ucraini.

AZERBAIGIAN – ARMENIA
Il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliev, ha ribadito che la pace con l’Armenia esiste già di fatto, e sarà possibile giuridicamente e definitivamente solo dopo che verranno apportate delle modifiche alla costituzione armena. Il testo dovrà evidenziale “il mancato riconoscimento della sovranità e integrità territoriale del nostro Paese, e la separazione del Karabakh”.

Fonte : Asia