In tutta Europa la protesta dei trattori continua (qui le motivazioni degli agricoltori, Paese per Paese). Sono pronti a un’altra settimana di mobilitazione, dopo che anche di domenica si sono mobilitati dalla Lombardia al Veneto, fino a Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. “Accerchieremo Roma, e non per un solo giorno e non solo con i trattori”, annuncia Danilo Calvani, leader del “CRA Agricoltori traditi”. “Raggiungeremo Roma tramite la via Cassia, l’obiettivo è quello di convogliare più mezzi possibile”, dice uno dei portavoce della protesta, Andrea Papa.
Sono partiti alle 7 i trattori che si trovavano al presidio, organizzato da Riscatto agricolo, nei pressi del casello Valdichiana dell’A1, in un terreno vicino a un outlet nel Comune di Foiano della Chiana (Arezzo) da dove, per sette giorni, i manifestanti hanno organizzato blocchi temporanei all’esterno dell’autostrada. Il serpentone di circa 250 trattori – questo il numero dei mezzi dato dagli organizzatori – si è spostato verso la Cassia, via scelta per raggiungere Roma dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia. Le 17 sono l’ora prevista per l’arrivo. Il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana.
Vogliono andare a Sanremo
Le proteste questa settimana continuano in tutta Italia e approderanno nella capitale. Vogliono anche essere ospitati a Sanremo, “per raccontare a tutti gli spettatori le nostre ragioni, pacifiche ma chiare, l’agricoltura sta morendo”. Quarant’anni fa, nel 1984, Pippo Baudo ospitò sul palco dell’Ariston gli operai della Italsider che contestavano i licenziamenti in massa, un momento rimasto nella storia del tv italiana. Storia che probabilmente si ripeterà.
La protesta si allarga
Negli scorsi giorni non si sono registrati gravi problemi al traffico, né incidenti. Nuove proteste si preparano ancora in Veneto e in Sicilia, ed è confermato l’arrivo degli agricoltori nella Capitale. Ieri circa cinquecento trattori hanno raggiunto il centro di Pavia, tra clacson, sirene e bandiere tricolori, con gli applausi che hanno prevalso sulle proteste per i disagi alla circolazione. “Contestiamo le politiche agricole dell’Unione Europea, che mettono a rischio l’intero settore primario. Andremo avanti nella protesta”, hanno detto gli organizzatori, finché “non saremo ascoltati”. In Campania, gli agricoltori della Piana del Sele hanno raggiunto Battipaglia e, con i loro trattori hanno protestato davanti allo stadio Pastena. Le ragioni della protesta sono sempre le stesse: il costo di materie prime e carburanti aumenta, mentre i prodotti finiscono sul mercato allo stesso prezzo. Nel Foggiano, gli agricoltori in presidio permanente a Lucera hanno distribuito gratuitamente di verdura e farina per spiegare alla popolazione le ragioni della protesta. “Resteremo in presidio – hanno detto – finché non otterremo risposte certe e decise da parte dell’Unione europea e delle istituzioni italiane”.
Cosa succederà nei prossimi giorni, dunque? Gli agricoltori lo ribadiscono: “Siamo solo all’inizio”. Le iniziative di protesta si susseguiranno con un calendario al momento non definito e con una partecipazione impronosticabile.
Occhi puntati sulla Capitale
Gli occhi sono puntati sulla Capitale e sul casello di Orte, in provincia di Viterbo, snodo autostradale cruciale verso Roma. Sui cartelli appesi ai mezzi agricoli si leggono messaggi come “L’agricoltura è fallita, proteggiamo il Made in Italy e gli italiani” o lo striscione “Se sano vuoi mangiare, l’agricoltura avanti devi andare”. Tra le altre scritte: “Ci state togliendo quel poco di dignità rimasta” e “La vostra troppa burocrazia ci sta distruggendo”.
Fonte : Today