(L’intervista a Pietro Orlandi)
“Poco più di un anno fa sono stato contattato da una persona che mi ha detto di essere convinta che Emanuela sia stata portata effettivamente a Londra”, ha raccontato Pietro Orlandi nel salotto di Silvia Toffanin. Secondo queste nuove prove, di cui Pietro è entrato in possesso da circa un anno, si rafforzerebbe dunque la pista di londinese. Già da anni si parla di un soggiorno a Londra di Emanuela Orlandi che sarebbe durato almeno 14 anni.
“Questa persona mi ha raccontato che Emanuela viveva nell’appartamentino a fianco al suo, appartenente ai padri scalabriniani”, ha spiegato Orlandi che per la prima volta ha mostrato, tramite Verissimo, la lettera che questa persona, la cui identità al momento è rimasta segreta, gli ha fatto recapitare. Sulla missiva ci sarebbe la firma del cardinale Poletti, anche se non ne è provata l’autenticità.
L’informatore ha spiegato anche a Pietro di aver conosciuto Ugo Poletti perché, all’epoca dei fatti, era membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). “Secondo questa persona ci sarebbe la pedofilia dietro alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Un giro molto ampio in cui questo membro dei Nar faceva parte come braccio operativo”, ha raccontato Orlandi che si è limitato a raccontare questa storia con la speranza che la magistratura lo chiami a testimoniare così da poter dare il nome del suo informatore a chi potrà fare le dovute verifiche.
La lettera – se autentica – sarebbe stata inviata dal cardinale Poletti all’ex segretario di Stato inglese Frank Cooper e riguarderebbe proprio il caso di Emanuela Orlandi, che dal contenuto della lettera sembrerebbe essere incinta.
Fonte : Today