Ogni anno al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli arrivano oltre 1.000 accessi per scompenso cardiaco. Ora, con lo scopo di offrire un nuovo sistema più flessibile, efficace e mirato di presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia, sarà varato un day hospital dedicato alla diagnosi e cura dell’insufficienza cardiaca. L’attività del Day Hospital affianca l’ambulatorio di insufficienza cardiaca, già attivo presso l’ospedale e coordinato da Fabio Marsico, ampliando così l’ampio ventaglio di possibilità terapeutiche offerte dalla Cardiologia dell’Ospedale Cardarelli.
Spiega Ciro Mauro, direttore dell’Unità di Cardiologia dell’ospedale partenopeo:
È una soluzione utile a monitorare in modo flessibile il paziente che è già stato trattato con un ricovero prolungato. Il day hospital garantisce tempi di permanenza ridotti in ospedale e permette un rapido ritorno alle normali attività.
L’insufficienza cardiaca affligge circa 1-2% della popolazione adulta e raggiunge una prevalenza che supera il 10% nei soggetti di età superiore ai 70 anni. Numeri destinati a crescere nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e del miglioramento della gestione delle malattie cardiovascolari.
Il primario del reparto di Cardiologia UTIC, Ciro Mauro
A parlare è Andrea Salzano, responsabile del nuovo servizi di Day Hospital :
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I pazienti con scompenso cardiaco vanno spesso incontro a ricoveri ripetuti in emergenza, data la loro condizione di estrema fragilità e la necessità di essere presi in carico in modo continuo dai servizi ospedalieri e dal territorio. Ciò determina una continua assistenza sia in pronto soccorso-osservazione breve che nei reparti di degenza.
Il nuovo day hospital permette di arginare questo fenomeno, assicurando continuità terapeutica presso il Cardarelli anche dopo la dimissione.
La presa in carico presso il nuovo servizio di day hospital potrà avvenire direttamente dai reparti di degenza o dai servizi ambulatoriali, a seguito di una valutazione preliminare da parte del personale medico. «Ampliare la tipologia di servizi è fondamentale per garantire una migliore assistenza ai pazienti e aumentare la capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione – dice Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli – Occorre lavorare sempre più per individuare soluzioni organizzative e tecnologiche flessibili, capaci di limitare i ricoveri ed essere più vicini al paziente».
Fonte : Fanpage