Il 4 febbraio 2004 andava online per la prima volta Thefacebook, un sito per gli studenti di Harvard destinato a conquistare nel giro di pochi mesi prima gli Stati Uniti e poi il resto del mondo. Tante sfide vinte, alcune perse. E una domanda: quale sarà il futuro del social guidato da Mark Zuckerberg?
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Facebook compie 20 anni. Il social network dei record andava online il 4 febbraio 2004. Era un mercoledì. Si presentava con un articolo davanti, all’inizio si chiamava TheFacebook, e venina messo a disposizione degli studenti di Harvard, la prestigiosa università americana dove Mark Zuckerberg studiava informatica e psicologia, per connettersi tra loro, scambiarsi informazioni, foto, opinioni. E per flirtare.
Non ci è voluto molto per uscire dai cortili di Harvard e conquistare il mondo, rivoluzionando la vita virtuale, ma anche reale, di milioni di persone. Diventando in pochi anni “IL” social network, come il titolo del film di David Fincher che ripercorre i successi e i guai (soprattutto legali) dei primi anni di vita di Facebook.
Quante novità
Tanti i segni lasciati in questi 4 lustri. Dal boom dei messaggi, con la possibilità di chattare con amici e conoscenti in qualsiasi momento e da qualsiasi posto, ai live per trasmettere in diretta da ogni angolo del mondo. E poi i video a 360 gradi, presto però passati di moda. E ancora, i gruppi. Nati quasi per gioco per poi trasformarsi in vere e proprie agorà. Basti pensare ai gruppi di quartiere e dei piccoli comuni (“Sei di quel posto se…”), piazze virtuali dove la gente discute di problemi reali.
Un social in declino?
Ma oggi, dopo 20 anni, cos’è Facebook? Abbiamo spesso sentito profezie e letto analisi sul suo declino. Inviso alle nuove generazioni. Pronto ad essere scalzato dagli altri social. A guardare i dati, però, di strada gli altri devono farne. Facebook è ancora il social network più popolare al mondo con oltre 3 miliardi di utenti attivi. Per farsi un’idea: Instagram ne ha 2, TikTok 1 miliardo e 200 milioni, X “solo” 666 milioni.
I giovani e Facebook
L’India è il paese con più utenti al mondo, seguita dagli Stati Uniti e dall’Indonesia. L’Italia si trova al 16esimo posto, dietro solo alla Francia in Europa. Ma veniamo al dato forse più interessante. La fascia di età più presente su Facebook a livello globale è quella tra i 25 e i 34 anni. La fascia con meno utenti è invece quella compresa tra i 13 e i 17 anni. Ai giovani, evidentemente, Facebook non piace.
Quale futuro?
Allora la vera domanda è: dove sta andando Facebook? Dopo essersi invaghito del Metaverso e aver scommesso su questa idea tanto da cambiare il nome della società in Meta, Zuckerberg sembra averci ripensato. Adesso la parola d’ordine negli uffici di Menlo Park è intelligenza artificiale.
Nel 2023 l’azienda ha investito 33 miliardi di dollari per costruire il suo modello di AI generativa. Ed è solo l’inizio.
Lo sviluppo dell’I.A. e i timori degli esperti
“Nel 2024 questa sarà l’area di maggior investimento per Facebook”, ha dichiarato Zuckerberg, che poi ha confermato l’intenzione di rendere questo modello open source, quindi accessibile a tutti. Un approccio considerato irresponsabile da alcuni esperti. Dame Wendy Hall, professoressa di informatica all’Università di Southampton e membro dell’organo consultivo delle Nazioni Unite sull’intelligenza artificiale, ha detto che sarebbe “come dare alle persone un template per costruire una bomba atomica”. Un paragone ardito. Ma una cosa è certa: il 2024 sarà un anno ricco di appuntamenti elettorali in giro per il mondo e Facebook, già accusata in passato di aver fatto troppo poco contro la disinformazione, dovrà dimostrare di essere una piattaforma affidabile. E responsabile.
Fonte : Sky Tg24