Vision Pro, perché nessuno vuole creare app il visore di Apple

Qualsiasi sviluppatore che decide di lavorare con Vision Pro saprà a cosa va incontro”, afferma Leo Gebbie, analista presso la società di ricerche sui consumatori Ccs insight, che sottolinea come Apple sia tradizionalmente molto coinvolta sul fronte del controllo della qualità delle sue app, soprattutto per i nuovi hardware. “In pratica, sta dando agli sviluppatori uno strumento nuovo di zecca accompagnato da tutta una serie di regole e norme su come vogliono che le applicazioni vengano realizzate. Anzi, Apple ha un approccio molto prescrittivo su come vuole che si parli delle applicazioni. In sostanza, sta dicendo: sviluppate per il nostro hardware, che probabilmente sarà venduto in numero molto limitato“, precisa.

Gli sviluppatori, continua Gebbie, si trovano così di fronte a un dilemma: investire molto tempo, impegno e denaro per creare un’app dedicata a un pubblico che, almeno per il prossimo futuro, sarà piuttosto ristretto.

Inizio in salita

Michael Gartenberg, analista tecnologico ed ex direttore del marketing di Apple, teme che Vision Pro possa essere uno dei rari passi falsi dell’azienda. Nonostante, considerando il prezzo elevato, questa prima versione del visore sia chiaramente pensata per gli sviluppatori, Apple non sembra intenzionata ad ammorbidire il suo approccio al punto da coinvolgerli. “A questo punto, Apple potrebbe trovarsi in una posizione in cui ha davvero bisogno degli sviluppatori più di quanto loro abbiano bisogno di Apple”, spiega Gartenberg.

Garcia ritiene che probabilmente arriveranno altre applicazioni per il dispositivo, ma non in tempi brevi: “Ci vorrà del tempo prima che ci sia un ecosistema sostenibile per Vision Pro, e penso che per questo più sviluppatori adotteranno un approccio attendista”. A questo punto è evidente che il costo ingente del visore, unito alla resistenza di Apple, potrebbe far sì che la prima versione dell’hardware sia orientata alle grandi aziende e alle applicazioni aziendali. Con il tempo, però, il dispositivo e l’ambiente delle applicazioni dovrebbero diventare più accessibili.

Secondo Gartenberg, per Apple è arrivato il momento di iniziare a promuovere la piattaforma tra i suoi sviluppatori.Apple ha molta influenza – dice –. E potrebbe davvero spingere gli sviluppatori in modo positivo per assicurarsi che ci sia qualcosa in arrivo. Ma niente di quello che sta accadendo fa ben sperare per Vision Pro“.

Fonte : Wired