Via libera dei Paesi europei alle norme sull’Intelligenza artificiale

L’Europa ha fatto una altro passo avanti verso l’adozione dell’Ai Act. Il testo è stato votato all’unanimità dal Consiglio europeo, composto dai rappresentanti dei 27 Stati membri Ue. Una scelta che conferma l’accordo politico raggiunto a dicembre.

L’Ai Act è un pacchetto di norme, proposte dalla Commissione europea tre anni fa, che mirano a stabilire uno standard globale per questa tecnologia. Che promette di avere un impatto profondo in tantissimi settori, da quello bancario a quello automobilistico, dal manifatturiero al terziario avanzato.

Le norme stabiliscono inoltre parametri per l’uso dell’IA per scopi militari, criminali e di sicurezza. Il commissario UE all’industria, Thierry Breton, ha dichiarato che l’AI Act è una legge storica, un parametro per tutti gli altri Paesi: “Oggi gli Stati membri hanno approvato l’accordo politico raggiunto a dicembre, riconoscendo il perfetto equilibrio trovato dai negoziatori tra innovazione e sicurezza”, ha detto il commissario.

Superato l’ostacolo francese, a tutela del colosso Mistral

L’ok del Consiglio europeo era dato quasi per scontato dopo che la Francia ha abbandonato la sua opposizione all’Ai Act, ottenendo quello che per Parigi è un migliore bilanciamento tra obblighi di trasparenza per le aziende che fanno Ai e il diritto a mantenere al sicuro alcuni segreti commerciali. In Francia ha sede Mistral, fondata da ex manager di Meta e Google, una delle migliori società di Ai al mondo, detentrice di progetti molto avanzati in ambito di Ai generativa.

Ora per essere approvata in via definitiva l’Ai Act dovrà superare il voto dei alcune commissioni parlamentari dei legislatori dell’Ue il 13 febbraio e il voto del Parlamento europeo, previsto dopo un mese. Tutto lascia intendere che entrerà in vigore prima dell’estate e che si applicherà dal 2026. Ma qualche parte della legge potrà essere applicata prima. 

“È fondamentale sostenere l’applicazione anticipata delle regole per il contrasto a disinformazione e deepfakes, inizialmente approssimativa per via degli standard ancora non pienamente adottati, ma che sarà fondamentale pur in forma imperfetta per proteggere le nostre democrazie nell’anno elettorale più importante per l’Europa e per il mondo”. Ha commentato Brando Benifei, eurodeputato del Pd e relatore dell’Ai Act. Con il quale, spiega, “saremo più sicuri nell’uso delle nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni, nel lavoro così come nel funzionamento delle nostre istituzioni”.

Soddisfazione del governo, Butti: “Momento storico, contributo determinante dell’Italia”

Soddisfazione anche da parte del governo italiano. “L’approvazione all’unanimità dell’Ai Act segna un momento storico per l’Unione Europea con il contributo determinante dell’Italia e del governo Meloni”, ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione Tecnologica, Alessio Butti, “Fin da quando l’Unione Europea ha iniziato a discutere di Ai Act, l’Italia ha compreso l’importanza fondamentale di un quadro normativo chiaro e robusto per l’intelligenza artificiale”, ha aggiunto.

La legge sull’AI entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. La prima stretta sulle pratiche vietate arriverà dopo sei mesi, mentre gli obblighi sui modelli di IA inizieranno dopo un anno. Tutte le altre norme entreranno in vigore dopo due anni, ad eccezione della classificazione ad alto rischio dei sistemi di IA. 

Fonte : Repubblica