Vision Pro, la sfida impossibile di Apple è farci vedere un film

Ma l’idea che le persone potessero usare i visori per rilassarli per ore e ore è sempre stata un’utopia. Per anni, dopo il Sundance del 2014, ho scritto di film in realtà virtuale. Dopo l’acquisizione da parte di Facebook, Oculus ha lanciato una divisione cinematografica chiamata Story Studio e ha realizzato un cortometraggio animato così bello da farmi piangere. L’idea di realizzare film in Vr è diventata un tema caldo nei festival cinematografici. Il regista Alejandro González Iñárritu ha vinto un Oscar speciale per un’esperienza in realtà virtuale, mentre Henry, il film che mi ha commosso, ha ricevuto un Emmy. Entrambe le opere però durano giusto una manciata di minuti.

La scommessa di Apple

Vision Pro punta a cambiare le cose e a diventare il tipo di visore che la gente userà per guardare film in 3D. Il responsabile marketing di Apple lo ha definito “il dispositivo di intrattenimento definitivo”, presentando le app di Disney+, Max e Amazon Prime Video per il nuovo hardware. I possessori del visore di Cupertino potranno guardare Dune in 3D. Ma sarà anche possibile consumare contenuti all’interno di speciali “ambienti” virtuali, come l’Avengers Tower.

Considerando che finora gran parte dell’esperienza di realtà mista si è concentrata sui videogiochi, è comprensibile che Apple voglia rendere il Vision Pro un dispositivo multimediale di più ampio respiro, sottolinea David Tett, analista principale di Omdia. Ma è possibile, aggiunge, che gli utenti trovino il dispositivo pesante e scomodo. E come se non bastasse, la durata della batteria potrebbe non essere ottimale per una maratona di Slow Horses: “I video sono tradizionalmente un’esperienza condivisa, alla quale Vision Pro non è adatto“, commenta Tett.

O almeno per ora. Pur facendo notare che il visore ha dei limiti, l’analista osserva che “spesso è così per i dispositivi di prima generazione” e che se c’è un’azienda in grado di convincere le persone a cambiare le loro abitudini in fatto di fruizione dei media, è quella che ha creato l’iPod. Forse, in futuro, ci limiteremo a guardare i film 3D di tre ore a intervalli di 30 minuti.

Fonte : Wired