Al via dal 2 febbraio 2024 gli aumenti per le sigarette decisi in manovra. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) ha pubblicato sul proprio sito internet il listino aggiornato con i nuovi prezzi dei prodotti da inalazione: sigari, sigarette e altri, comprese le sigarette elettroniche. In media i rincari vanno da 10 a 12 euro a pacchetto per le “bionde”. Ma andiamo per ordine, anche perché gli aumenti variano a seconda della marca.
Prezzi più alti per tabacco e prodotti sostitutivi
Brutta sorpresa per i fumatori: a partire dal 2 febbraio 2024 il vizio del fumo costa di più per via degli aumenti delle accise, dell’aliquota di un’imposta di consumo e degli oneri fiscali. La notizia era già stata data a dicembre con l’approvazione della legge di Bilancio 2024 ma gli aumenti sono scattati solo ora.
Colpite tutte le categorie di fumatori, con rincari generalizzati su sigarette tradizionali, sigari, tabacco trinciato a taglio fine, da fiuto e da mastico, tabacco da pipa e sigarette elettroniche. Il ritocco all’insù infatti non riguarda solo i prodotti derivati dal tabacco ma anche alcuni sostitutivi. La misura è stata introdotta per combattere il tabagismo ma anche per sostenere i conti pubblici.
La tabella degli aumenti
Le “bionde” costano circa 10-12 centesimi in più a pacchetto a seconda della fascia di prezzo del prodotto, per via dell’aumento delle tasse da 20,20 a 29,30 euro per mille sigarette (29,50 a partire dal 2025). Da considerare poi un onere fiscale minimo, che riguarda Iva + accisa, di 202,23 euro per chilogrammo convenzionale.
Ai sigari invece viene applicata un’aliquota di base del 23,50% sul prezzo di vendita al pubblico per calcolare l’accisa. Si tiene conto anche di un’accisa minima di 35,00 euro per chilogrammo. Accisa calcolata con aliquota base del 60% sul prezzo di vendita per il tabacco trinciato a taglio fino, con accisa minima pari a 147,50 per chilogrammo. Per quanto riguarda il tabacco da fiuto e da mastico, invece, l’accisa viene calcolata basandosi sull’ aliquota del 25,28% sul prezzo di vendita. Per tutti gli altri tabacchi da fumo l’aliquota di base è del 56,50% sul prezzo di vendita al pubblico. Previsti poi dei dazi per quei prodotti importati da paesi extra-Ue. Qui le tabelle dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con tutti i nuovi prezzi.
Fonte : Today