Pochi film sono rimasti nell’immaginario collettivo, horror e non solo, come L’esorcista di William Friedkin. Ma sapevate che per una delle sue scene diventate iconiche ha preso ispirazione da un quadro specifico?
La scena in questione è quella dell’arrivo di Padre Lankester Merrin a casa di Regan, sul finale de L’esorcista, diventata praticamente l’immagine simbolo del film. L’uomo ai piedi della casa, il lampione acceso, il fascio di luce che lo colpisce.
William Friedkin si è ispirato a un quadro surrealista di René Magritte, uno della serie intitolata L’impero delle luci, nel quale si vedono alcune case al buio con il lampione acceso mentre il cielo è azzurro come se fosse giorno.
Friedkin ha svelato che quel quadro lo ha colpito particolarmente e voleva riportare l’atmosfera surrealista nel suo film, mettendo il personaggio de L’esorcista dentro all’opera di Magritte.
Questo perché la casa che si vede nel quadro è molto simile a quella di Regan, così come il lampione sul marciapiede davanti. Il fascio di luce è poi l’elemento surreale che per Friedkin richiama l’opera di Magritte all’interno de L’esorcista.
Intanto vi lasciamo all’inquietante storia vera che ha ispirato L’esorcista, ma voi conoscevate il quadro di Magritte e l’ispirazione di Friedkin? Diteci la vostra nei commenti. Se volete ecco anche la spiegazione del finale de L’esorcista.
Fonte : Everyeye