Lewis Hamilton, Gaza e meno male che Instagram c’è

Sono due volte felice per l’arrivo di Lewis Hamilton alla Ferrari.

La prima è perché si tratta di un fuoriclasse con cui ricominciare a vincere. E la seconda è perché è una delle poche star globali ad essersi speso pubblicamente per fermare il massacro in corso a Gaza. Ho detto che sono poche ma non pochissime come si potrebbe pensare: il fatto è che il sistema di tv, radio e giornali sta sistematicamente ignorando qualunque presa di posizione per il cessate il fuoco e l’unico modo per esserne a conoscenza è Instagram che è, come è noto, il social delle celebrità, quello dove le star si raccontano e dove appunto alcuni hanno espresso sentimenti umani per il mostruoso numero di vittime civili del conflitto.

Ma c’è una seconda considerazione che va fatta al riguardo: quasi sempre le celebrità che si sono permesse di dire una parola di pace hanno immediatamente avuto ritorsioni di lavoro: ci sono attrici e attori che hanno dovuto lasciare i set dove stavano recitando, calciatori messi alla porta dai rispettivi club, top model che hanno perso contratti e copertine. La reazione è sempre stata: se chiedi il cessate il fuoco allora stai con Hamas. Una follia.

Tra quelli che non hanno temuto di perdere consensi, che hanno avuto il coraggio di far sentire la propria voce, c’è Lewis Hamilton. Il conflitto era scoppiato da pochi giorni e prima di un Gran Premio il campione ai suoi 35 milioni di followers su Instagram ha detto che il suo cuore soffriva per le vittime israeliane e palestinesi dicendo che non c’era nessuna giustificazione per l’attacco deliberato ai danni di vittime innocenti: “Non dobbiamo darci pace fino a quando ogni bambino non sarà al sicuro”.

Con l’invasione di Gaza e il massacro di migliaia di civili palestinesi, Hamilton è tornato a parlare del tema: intervistato da un giornalista arabo ha detto: “Come fai a non stare male per quello che sta accadendo? La Formula 1 è una bolla dove tutto è bellissimo ma è difficile svegliarsi la mattina e pensare che migliaia di bambini stanno morendo e tu non puoi farci nulla. Mi fa arrabbiare il modo in cui gli altri paesi del mondo stanno gestendo questa crisi, si vede che non abbiamo imparato le lezioni del passato. Uno prova a non pensarci, a restare positivo ma quello che accade a Gaza continua ad apparire sui social media”.

Così parlò Lewis Hamilton, il nuovo pilota della Ferrari. Grazie.

Fonte : Repubblica