Alla carenza di libri scolastici il Turkmenistan vuole sopperire passando alle biblioteche on line. Ma questo sis contra con la pessima qualità della rete on line, dovuta anche allo strretto controllo della polizia per evitare la diffusione di materiali sgraditi.
Asgabat (AsiaNews) – In alcune regioni del Turkmenistan, a cominciare dal grande velayat di Mari, si verifica una notevole carenza di letteratura scolastica ormai da alcuni anni, ed è stata diffusa una direttiva ministeriale per sopperire a tale problema passando alle biblioteche digitali, nel Paese al mondo dove la connessione internet è in assoluto la più lenta e difettosa. Alle famiglie e agli studenti tocca passare quasi più tempo a scaricare i pochi testi che si riescono a ottenere, che neanche a leggerli e a studiarli.
La rete internet turkmena rimane infatti sotto lo stretto controllo dello Stato, per evitare la diffusione di materiali sgraditi a livello politico, culturale e sociale, e l’istruzione digitale rimane un miraggio per tutti i livelli scolastici fino all’università. Nelle scuole di Ašgabat a gennaio la polizia ha compiuto verifiche e perquisizioni a tappeto, con la collaborazione dei dirigenti scolastici, per controllare i telefoni cellulari negli zaini dei ragazzi. Gli smartphone requisiti insieme a sigarette e sostanze poco chiare sono stati poi sottoposti a minuziose indagini nelle questure, per evidenziare i “contenuti non adeguati”, soprattutto quelli che riguardano la politica e la pornografia.
Se nei telefoni si trovano programmi Vpn, con i quali si accede a reti social non approvate dagli organi statali, la polizia convoca i genitori per interrogarli sulla loro “dedizione alla patria e al presidente”. E spesso queste famiglie sono segnalate nel registro degli “inaffidabili” a cui si preclude ogni impiego in uffici statali. Da queste indagini seguono continue restrizioni di accesso a internet, e secondo dati ufficiali in Turkmenistan sono bloccati oltre 122 mila domini internazionali. I principali social network come Facebook, Instagram, X-Twitter, WhatsApp, Telegram e Viber sono del tutto irraggiungibili nel Paese.
In un tale contesto non è certo facile non solo accedere, ma neppure offrire biblioteche elettroniche o programmi digitali di istruzione agli utenti, che richiederebbero una sintonia con gli standard internazionali del settore. D’altra parte, la crisi dell’editoria cartacea spinge soprattutto gli studenti delle classi superiori ad ampliare per quanto è possibile l’uso dei materiali digitali, e gli insegnanti cercano di stimolarli minacciando brutti voti a coloro che non trovano i manuali e i libri necessari.
Una delle strette più rigide all’uso di internet si è verificata all’inizio di quest’anno, dopo che si era diffusa una grande campagna commerciale tramite la rete, suscitando molti commenti soprattutto su TikTok. L’accesso è stato completamente bloccato per alcuni giorni, e il suo ripristino sta avvenendo con particolare lentezza. Il portale più diffuso con il benestare delle autorità è Tmcars.Info, dedicato soprattutto al mercato delle automobili, che ora cerca di estendersi anche ad altri settori come affitti e vendite immobiliari, ricerca di posti di lavoro, mercato degli animali domestici e di lavoro agricolo, e infine anche alla letteratura scolastica.
Secondo i dati ufficiali, in Turkmenistan esistono 230 biblioteche statali pubbliche con 11 milioni di volumi, e nel 2018 l’allora presidente Gurbanguly Berdymukhamedov-senior dispose la loro digitalizzazione, che appare tuttora in fase assai poco avanzata. Gli unici libri facilmente accessibili, su carta e su internet, sono proprio i libri dell’Arkadag “padre della patria”, e ora anche del presidente-junior. Oltre all’internet “medievale”, ultimamente funziona sempre più a singhiozzo anche il principale operatore telefonico del Paese Altyn Asyr, per cui risulta problematico anche telefonare e inviare sms. La compagnia sta mettendo a disposizione nuovi numeri col prefisso 71, ma gli utenti raccontano che la qualità di internet in questo modo è ulteriormente peggiorata, a scapito non solo degli studenti, ma di tutte le attività e le relazioni della società turkmena.
Foto: Turkemnistan government website
Fonte : Asia