Com’è facile con l’IA far dire ai politici ciò che vogliamo

Il prossimo 5 novembre milioni di americani sceglieranno il prossimo inquilino della Casa Bianca. Voteranno al termine di una lunga campagna elettorale. Conterà ogni parola. Il problema è che molte di queste, nei prossimi mesi, rischiano di essere generate dall’intelligenza artificiale.

Far dire a un politico ciò che vogliamo, nell’era dell’IA, a quanto pare è estremamente semplice.

Per ottenere una “confessione” di Donald Trump – riguardo il suo ipotetico coinvolgimento nell’assalto al Congresso Usa del 6 gennaio 2021 – basta appena un minuto. Lo stesso vale per Barack Obama, a cui si può mettere in bocca la teoria cospirazionista dei suoi acerrimi nemici, vale a dire che l’ex presidente Usa sarebbe nato in Kenya.

Serve soltano uno strumento  dotato di IA che tutti – ma proprio tutti – possono utilizzare. Ce ne sono diversi, ma uno che sembra funzionare bene è Parrot AI Voice Generator: promette di far dire alle celebrità – quasi tutte americane – “qualsiasi cosa”.

Abbiamo usato Parrot per generare le ipotetiche “confessioni” di tre importanti figure della politica americana del passato e del presente: Trump, Obama e Biden.

Sono ovviamente dichiarazioni false, basate su un testo che abbiamo scritto appositamente per sperimentare le capacità dell’IA. Il risultato è stato questo:

Le “confessioni” di Trump, Obama e Biden che l’IA può ottenere in un minuto

Chiunque, senza alcuna competenza informatica, può creare breve clip come quella dei “presidenti”.

Si sceglie un personaggio, si scrivono le parole che deve pronunciare e si clicca sul pulsante “Genera”.

Immagine creata con ChatGpt

La versione gratuita di Parrot AI permette di produrre almeno cinque clip e offre un massimo di 100 caratteri. Sono abbastanza per far dire a Joe Biden che soffre di perdite di memoria e che è disposto a lasciare la Casa Bianca. 

La qualità dei video non è stupefacente, ma l’audio è praticamente perfetto. E si può scegliere tra una lista di centinaia di personaggi famosi: attori, politici, cantanti.

Ogni clip generata ha un marchio riconoscibile. Ma un elettore americano sa cos’è Parrot AI? Un elettore americano, inoltre, è a conoscenza del fatto che l’IA è capace di clonare i candidati alla Casa Bianca? Il timore è che queste siano domande retoriche.

Il logo di Parrot AI, inoltre, si può rimuovere pagando un abbonamento.

Quella di Parrot AI non è l’unica IA generativa in circolazione. Ma è un esempio perfetto di strumento poco controllato che permette agli utenti di creare falsi digitali che alimentano frodi e disinformazione.

Fonte : Repubblica