Gli Stati Uniti condurranno attacchi di rappresaglia contro obiettivi iraniani in Iraq e Siria

Dopo l’attacco di una milizia sciita alla base USA Tower 22, in cui sono stati uccisi tre soldati, gli Stati Uniti condurranno raid di rappresaglia contro obiettivi iraniani in Iraq e Siria.

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Gli Stati Uniti condurranno una serie di attacchi di rappresaglia contro milizie sciite sostenute dall’Iran in Siria e Iraq. A dirlo questa sera il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, confermando che i raid verranno effettuati in più giorni. Il comandante del Pentagono ha spiegato che la misura costituirà una risposta agli attacchi di droni che domenica scorsa hanno causato la morte di tre soldati USA e il ferimento di altre decine nella base militare Tower 22, in Giordania. Quei raid, ha specificato sempre Austin, sono stati condotti utilizzando droni di fabbricazione iraniana.

Parlando ad una conferenza stampa al Pentagono, Austin ha detto: “Daremo una risposta a più livelli e avremo la capacità di replicare più volte. Adotteremo tutte le azioni necessarie per difendere gli Stati Uniti, i nostri interessi e il nostro popolo. Risponderemo dove, quando e come  decideremo”. Il Segretario alla Difesa  ha sottolineato che gli Stati Uniti non sono in guerra con l’Iran e Washington non sa se Teheran fosse a conoscenza degli specifici attacchi di droni di domenica scorsa organizzati da quella che ha descritto come l’asse della resistenza. Austin ha dichiarato comunque che “non ha importanza poiché sappiamo che l’Iran sponsorizza questi gruppi e li finanzia, e in alcuni casi li addestra”.

Tower 22

Tower 22

La risposta degli Stati Uniti all’attacco a Tower 22 era attesa, tuttavia Joe Biden e altri funzionari della difesa hanno affermato che Washington non sta cercando una guerra più ampia con l’Iran o un’escalation delle tensioni nella regione. “Non è quello che cerco”, ha detto il Presidente USA ai giornalisti alla Casa Bianca all’inizio di questa settimana. I piani di risposta approvati, secondo quanto riferito, dovrebbero prendere di mira obiettivi iraniani in Siria e Iraq, ma non dovrebbero interessare il territorio dell’Iran.

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Fonte : Fanpage