Covid, ricoveri in picchiata. Ma Gimbe attacca: “La campagna vaccinale italiana è stata un flop”

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Cala ancora la curva dei ricoveri Covid: -37% nell’ultima rilevazione settimanale. Segno negativo che si conferma ormai da sette settimane nel bollettino della rete sentinella Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere). Lo rende noto il monitoraggio degli ospedali sentinella della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso).

Il rallentamento dei contagi è più chiaramente evidente fra gli asintomatici: -44% nei pazienti “Con Covid”, coloro che sono in ospedale per altre cause ma sono risultati positivi al coronavirus. Si riduce invece del 26,8 la percentuale dei ricoverati “Per Covid”, ovvero coloro che occupano posti letto nelle malattie infettive o nelle medicine con sindromi respiratorie e polmonari da riferire all’infezione da SARS COV-2.

L’età media dei pazienti presenti in ospedale è di 76 anni e nel 95% dei casi si tratta di soggetti che presentano anche altre patologie. Crollano del 66% anche i ricoveri Covid nelle terapie intensive, si tratta in termini assoluti di qualche paziente per ospedale, ricoverato “Con Covid” per altre patologie. Un solo caso registrato negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella monitorati dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, un bambino nella fascia di età 0-6 mesi ricoverato “Con Covid”.

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Gimbe: “In Italia flop della campagna vaccinale”

In una nota l’Osservatori Gimbe ha duramente criticato la campagna vaccinale italiana: “Il 26 gennaio 2024 l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha pubblicato un report per valutare la copertura vaccinale anti-Covid degli over 60 nei paesi europei. Il periodo considerato è compreso tra il 1° settembre 2023 e il 15 gennaio 2024. 6 Paesi su 30 non hanno fornito i dati all’ECDC: Austria, Croazia, Germania, Italia, Lettonia e Svezia”.

“Considerato che, inspiegabilmente, il nostro Paese non ha trasmesso i dati richiesti – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – abbiamo realizzato un’analisi indipendente utilizzando i dati nazionali ufficiali sulle coperture per valutare il posizionamento dell’Italia rispetto ai paesi europei inclusi nel report dell’Ecdc, oltre che per effettuare un confronto tra le Regioni italiane”. I dati relativi all’Italia sono stati estratti dalla dashboard del Ministero della Salute che riporta le somministrazioni relative alla campagna vaccinale 2023-2024 effettuate a partire dal 26 settembre 2023, dopo l’introduzione dei nuovi vaccini adattati a Omicron XBB.1.5. L’ultimo aggiornamento della platea di riferimento è del 17 febbraio 2023.

Campagna vaccinale, confronto tra i Paesi europei secondo Gimbe:

  • 60-69 anni. Nella fascia 60-69 anni, con una copertura nazionale del 5,7%, l’Italia si colloca al 14° posto. 13
    paesi hanno raggiunto coperture superiori a quelle dell’Italia: dal 6,6% della Repubblica Ceca al 43,5% della
    Danimarca. 11 paesi hanno raggiunto invece coperture inferiori alle nostre: dal 5,4% di Cipro allo 0% della
    Romania.
  • 70-79 anni. Nella fascia 70-79 anni, con una copertura nazionale dell’11%, l’Italia è 15 a . 14 paesi hanno
    raggiunto coperture superiori a quelle dell’Italia: dal 13% del Lussemburgo all’80,4% della Danimarca. 10
    paesi hanno raggiunto invece coperture inferiori alle nostre: dal 6,9% del Liechtenstein allo 0% della
    Romania.
  • Over-80. Negli over 80, con una copertura nazionale del 14,4%, l’Italia si posiziona 14 a . 13 paesi hanno
    raggiunto coperture superiori a quelle dell’Italia: dal 15,8% della Repubblica Ceca all’88,2% della
    Danimarca. 11 paesi hanno raggiunto invece coperture inferiori alle nostre: dal 13,5% dell’Estonia allo
    0,01% della Romania.

“Le coperture raggiunte in Italia per tutte le fasce di età over 60 anni – commenta Cartabellotta – documentano un sostanziale fallimento della campagna nazionale di vaccinazione anti-COVID-19. I tassi di copertura del 5,7% per la fascia 60-69 anni, dell’11% per la fascia 70-79 anni e del 14,4% per gli over 80 ci collocano solo davanti ai paesi dell’Europa dell’Est (eccetto la Repubblica Ceca che ci precede in tutte le fasce d’età e l’Estonia per i 60-69 e i 70-79 anni), a Grecia, Malta, Liechtenstein e, solo per gli over 80, Cipro. Siamo molto lontani dai risultati raggiunti nei paesi dell’Europa settentrionale, ma anche da Spagna, Portogallo e Francia: paesi dove le coperture per le tre fasce di età documentano campagne vaccinali efficaci per tutti gli over 60, con percentuali di copertura crescenti con la fascia di età”.

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Fonte : Fanpage