L’Avvocata Silvia Romano, che segue con il collega Luciano De Francesco la famiglia di Roberta Bertacchi, la 26enne trovata impiccata con una sciarpa al balcone della sua casa di Casarano, in provincia di Lecce, la mattina dell’Epifania, ha fatto il punto sulla morte della ragazza. “Testimoni hanno fatto emergere discrepanze rispetto alla versione del fidanzato, aspettiamo i risultati delle consulenze tecniche”, ha detto a Fanpage.it.
“Quello che posso dirle è che si sta muovendo qualcosa. Dopo il primo appello della madre, diversi testimoni che hanno trascorso con Roberta la sua ultima serata sono andati spontaneamente alla compagnia dei carabinieri di Casarano per rilasciare dichiarazione alle quali, in questa fase, non abbiamo ancora accesso. Ma, da indiscrezioni, abbiamo appreso che con loro Roberta ha trascorso l’ultima serata e che la prima ricostruzione fatta sulla base delle informazioni fornite dal suo fidanzato alla stampa evidenziano discrepanze con quanto raccontato dagli altri testimoni”.
A fare il punto sul caso della morte di Roberta Bertacchi, la 26enne trovata impiccata al balcone della sua casa di Casarano, in provincia di Lecce, la mattina dell’Epifania, con una sciarpa della squadra di calcio locale stretta attorno al collo, è l’Avvocata Silvia Romano, che insieme all’ Avv. Luciano De Francesco, segue i familiari della ragazza, convinti che la figlia sia stata spinta al suicidio. La Procura ora sta indagando e ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti.
A Fanpage.it l’Avv. Romano ha ricostruito cosa sarebbe accaduto la sera del decesso della giovane. La legale riferisce che, secondo le testimonianze, gli amici, la ragazza e il suo fidanzato, dopo aver trascorso la serata in un locale, “si sono recati a casa di lei fino alle 3 del mattino. Dopo non sappiamo cosa possa essere accaduto ed è quello che stiamo cercando di capire”.
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L’autopsia, la perizia sul cellulare di Roberta e le immagini delle telecamere
Roberta Bertacchi
“Ora stiamo attendendo i risultati delle consulenze tecniche richieste dal pubblico ministero e quelli dell’analisi delle telecamere che circondano la casa di Roberta. Sapremo così chi è entrato e uscito. Non sappiamo quando si concluderanno gli esami, perché l’autopsia è iniziata circa due giorni dopo il decesso e il dottor Alberto Tortorella (il medico legale incaricato di effettuare l’esame sul corpo della 26enne, ndr) ha richiesto 60 giorni, così come per la perizia sul cellulare di Roberta, visto che l’incarico è stato dato soltanto la settimana scorsa”, spiega l’Avvocata.
“Per la nostra difesa è interessante la richiesta di questo secondo esame, quello sul dispositivo. – osserva l’Avv. Romano – in quanto se il PM ha ritenuto opportuno fare un’indagine sul telefono di proprietà di Roberta, in assistenza dal giorno prima del decesso, evidentemente sta indagando anche su quanto avvenuto nei giorni precedenti“.
Il rapporto tra la ragazza e il fidanzato 35enne
Anche sul rapporto tra Roberta e il fidanzato 35enne, che è stato sentito come ‘persona informata dei fatti‘ e si è sempre dichiarato estraneo alla morte della giovane, “stiamo cercando di avere dei riscontri”, dice ancora la legale. “La cosa particolare è che lei di questa relazione non parlava. Quello che possiamo dire è che quel giorno, usciti dal locale, i ragazzi hanno visto che c’era tensione tra i due, anche se le motivazioni non ci sono ancora note”.
“Tutte le persone che la conoscevano parlano di una ragazza forte, una persona solare, la madre e gli amici la definiscono ‘una tosta‘. Ed è proprio questo il motivo per cui la madre non si dà pace”, racconta l’ Avv. Romano. “È convinta che se sua figlia avesse avuto il cellulare con sé non sarebbe accaduto nulla’. Come spiega l’Avvocata, le due donne “avevano un legame forte, si sentivano spesso e, se Roberta aveva delle difficoltà, la mamma era la prima persona che chiamava”. La mamma ha anche detto alla legale di non aver voluto interferire nella relazione della ragazza, anche se nell’ultima settimana avrebbe voluto manifestare il suo disappunto per non essere riuscita a parlare con la figlia da sola, nemmeno quando andava a trovarla. “Siamo in una fase investigativa, stiamo cercando di raccogliere qualsiasi indizio e speriamo che gli appelli che sta facendo la mamma possano aiutarci.
Roberta Bertacchi
Gli altri elementi che non tornano sulla morte della ragazza
“Tra gli elementi che ci risultano strani c’è anche il fatto che Roberta aveva, poco prima dell’evento, pagato l’affitto“, osserva ancora l’avvocata. “La mamma non si spiega neanche un’altra cosa. Sotto il balcone della casa dove è stata trovata Roberta c’è una pensilina che sporge di 30/40 centimetri, quindi non è sospeso del tutto. Come avrebbe potuto legare la sciarpa e gettarsi nel vuoto con la pensilina sottostante? Si sarebbe prima spostata lateralmente e poi gettata? Ed ancora, la sciarpa era così lunga? Questi sono elementi che ancora non abbiamo, su questo non è stato depositato ancora nulla”, spiega.
I risultati degli esami richiesti dalla Procura potrebbero riuscire a fornire risposte ai tanti interrogativi sulla morte della ragazza. I legali e la famiglia della giovane non sono riusciti a farsi un’idea su cosa possa essere successo: “No, per adesso no, perché c’è quel buco dalle 3 in poi, nel quale non sappiamo cosa possa essere successo. Dobbiamo ancora capire a che ora è morta Roberta“.
Fonte : Fanpage