Duff McKagan, bassista dei Guns N’ Roses, ha ricordato il concerto che gli ha cambiato la vita, i Clash al Paramount Theater di Seattle il 15 ottobre 1979. È il quinto tour americano dei Clash, che hanno pubblicato l’album London Calling, che arriva al numero 9 in classifica in Inghilterra e nella top 30 inglese, vendendo cinque milioni di copie. Duff McKagan ha quindici anni, suo fratello gli ha insegnato a suonare il basso, ascolta i Black Flag e ha una venerazione per la potenza di Lemmy Kilmister dei Motorhead e lo stile di Paul Simonon. “Quel concerto mi ha cambiato la vita, eravamo al massimo 150 persone ed erano assolutamente veri, autentici”. Lo spirito e l’etica punk dei Clash sono una rivelazione per una generazione di americani abituati alla grandiosità del rock anni 70: “Ho visto anche i Led Zeppelin al King Dome, erano fantastici ma anche irraggiungibili. Non potevi toccarli, viaggiavano con un aereo privato con scritto Led Zeppelin, i Clash sono andati via in furgone”.
Durante il concerto, un uomo della sicurezza colpisce un ragazzo che sta pogando. “Joe Strummer ha fermato il concerto e ha detto: non c’è differenza tra no e voi, siamo tutti insieme” ha raccontato Duff McKagan, “Paul Simonon è andato nel backstage ed è tornato con un’ascia da pompiere in mano, ‘Abbattiamo questa barriera tra il pubblico e il palco’. È stato un momento incredibile”. I Led Zeppelin sono una grande fonte di ispirazione per Duff McKagan, che però ha detto: “Sono cresciuto ascoltandoli, ma mi sono reso conto subito che John Paul Jones era inarrivabile. Non riuscivo a capire cosa stesse suonando e non lo capisco neanche adesso perché non sono un musicologo. Ma faceva cose incredibili con le note e le scale, apparentemente senza sforzo e senza neanche pensarci”.
Fonte : Virgin Radio