Huawei MateBook D 16 (2024), la prova: un notebook ideale per il lavoro e lo studio

Il sample del Huawei MateBook D16 – edizione 2024 – che abbiamo avuto l’occasione di provare per un mese è una macchina dall’aspetto curato. Il colore è l’unico disponibile sullo store Huawei, vale a dire lo space gray.

Dal punto di vista del design, il nuovo MateBook non cambia molto rispetto al modello precedente uscito nel 2023, e questa non è una cattiva notizia. Stiamo parlando infatti di un computer robusto che resiste agli urti, alle cadute accidentali e a eventuali graffi. La scritta Huawei è “incisa” elegantemente al centro della scocca superiore.

Tutte le finiture della scocca, in generale, danno l’impressione di avere tra le mani un prodotto premium.

Il peso del notebook è ragguardevole – circa 1,7 Kg – ma è abbastanza in linea con i dispositivi portatili con display da 15 pollici della categoria di cui fa parte. Lo spessore è adeguato: appena 17 millimetri.

Ma il vantaggio principale del MateBook D 16 2024 sta proprio nelle sue dimensioni: nel corpo tipico di un 15 pollici, appunto, “nasconde” un ampio display da 16 pollici che offre uno spazio di lavoro confortevole, adatto all’apertura di più finestre, e un’ottima visuale per chi usa il notebook anche per giocare.

Lo schermo è un LCD IPS (1920×1200) con aspect ratio 16:10, un refresh rate di 60 Hz e una densità di pixel di 141 ppi. Huawei promette una luminosità massima di 300 nit e un rapporto di contrasto di 1200:1. Le specifiche dello schermo sono più che sufficienti ma l’utilizzo indoor è preferibile rispetto a quello all’aperto. Va detto che sul mercato esistono alternative con pannelli più luminosi e con risoluzioni più elevate, a un prezzo più o meno simile.

Lo schermo occupa fino al 90% della superficie, grazie a bordi molto ridotti. Nella cornice inferiore c’è lo spazio minimo per la scritta Huawei, in quella superiore invece trova posto la webcam. Quest’ultima è posizionata esattamente al centro, sopra il display. Purtroppo si tratta di una webcam con risoluzione da 720p che può registrare video al massimo di 30 fotogrammi al secondo. Il MateBook precedente, invece, offriva una videocamera da 1080p. La qualità delle imamgini trasmesse dalla webcam del nuovo D 16 – edizione 2024 – è comunque più che sufficiente per effettuare videochiamate o riunioni di lavoro su Teams e Zoom.

Sotto il grande display trova posto una tastiera altrettanto ampia provvista di tastierino numerico a destra. I tasti sono reattivi e la loro corsa offre una digitazione precisa e in generale un buon feeling. Non mancano i tasti speciali.

Può sembrare banale e superfluo, ma in realtà avere a disposizione – per esempio – un tasto che faccia apparire immediatamente la calcolatrice, invece di doverla cercare tra le app del notebook, può fare la differenza quando si lavora a ritmi serrati. L’unica nota stonata della tastiera è rappresentata dalle frecce “Su” e “Giù” che sono un po’ troppo piccole.

Comodo il pulsante di accensione, sopra la tastiera, che funge anche da lettore di impronte digitali e permette di accedere immediatamente al sistema operativo del MateBook D 16, vale a dire Windows 11. L’accesso attraverso l’impronta digitale è sembrato più veloce rispetto all’autenticazione che su questo modello può avvenire con il riconoscimento del viso. La sicurezza del dispositivo è garantita anche dall’eventuale impostazione di un PIN che andrà inserito dopo l’accensione.

Lo schermo del notebook può arrivare a un'angolazione di 180°

Per quanto riguarda l’audio, il MateBook D16 del 2024 offre speaker nella media. Il suono è chiaro e anche al massimo del volume non si distorce. I bassi non sono eccelsi, ma la qualità sonora è sicuramente accettabile per chi volesse vedere un video su YouTube o una serie su Netflix senza indossare le cuffie. L’intelligenza artificiale, inoltre, fa un buon lavoro sulla cancellazione dei rumori di fondo catturati dal microfono del MateBook, soprattutto quando si partecipa a videochiamate o meeting di lavoro.

La scocca del notebook Huawei offre infine, sui lati, due porte USB per il trasferimento di file, una porta USB-C per la ricarica, una presa mini jack per le cuffie e una porta HDMI.

Il sample che abbiamo provato monta un processore Intel Core i9 di 13esima generazione, tra i più recenti disponibili: questo dovrebbe garantire una prestazione adeguata per alcuni anni. La Ram inoltre è di 16GB, più che sufficienti per eseguire programmi e applicazioni senza rallentamenti o surriscaldamenti eccessivi.

Sullo store huawei è disponibile, comunque, anche una configurazione con processori Intel Core i5 di 12esima o 13esima generazione. Si scende leggermente di prezzo e, ovviamente, di prestazioni.

Il notebook ha un tempo di avvio rapido e si comporta bene quando viene usato per le principali operazioni dedicate allo studio e al lavoro: la navigazione, l’utilizzo dei programmi del pacchetto Microsoft Office, la gestione di file e dei documenti e le applicazioni che prevedano, per esempio, editing audio o video. Tutto avviene in modo fluido. I limiti delle performance si notano quando la macchina viene impegnata con i videogiochi. Se si hanno altri dispositivi Huawei, il MateBook D 16 del 2024 è l’ideale per una veloce condivisione wireless dei contenuti.

La batteria da 70W offre un’autonomia che si avvicina alle 8 ore dichiarate da Huawei, anche quando il MateBook viene spinto un po’ al limite in termini di programmi utilizzati e multitasking. Con la batteria al 50%, l’autonomia rimanente è di circa 3 ore. Il notebook si ricarica completamente in un paio d’ore.

L’alimentatore con presa USB-C portatile da 65W ha dimensioni abbastanza pratiche, leggermente superiori a quelle di un caricabatterie utilizzato solitamente per gli smartphone. È un oggetto, insomma, che occupa poco spazio in borsa o nello zaino.

A sinistra, un caricabatterie di uno smartphone. A destra l'alimentatore del Huawei MateBook D 16 2024

Il nuovo Huawei MateBook D 16 2024 è in vendita a un prezzo di partenza – con processore Intel Core 12th Gen i5-12450H – di 650 euro. Per le prestazioni più elevate – con i9 – si arriva a 1400 euro.

Cosa ci piace

Lo schermo davvero grande che offre uno spazio di lavoro confrotevole

Il design, i materiali che rivestono il computer e il feeling con la tastiera

Il mutitasking fluido e senza rallentamenti
 

Cosa non ci piace

La qualità video non eccelsa della webcam

Le prestazioni nei momenti in cui si usa il notebook per giocare

Visto il costo della macchina, ci saremmo aspettati una risoluzione dello schermo leggermente superiore

Fonte : Repubblica