Rust, proiettili veri sul set: le ultime novità dal processo per omicidio

L’accusa, nel caso che riguarda quanto accaduto sul set di Rust con protagonista Alec Baldwin, ha affermato che esistono prove sostanziali del fatto che l’addetta alle armi del film, Hannah Gutierrez Reed, abbia portato involontariamente dei proiettili veri sul set, causando in tal senso la morte di Halyna Hutchins.

La direttrice della fotografia Halyna Hutchins è morta a causa delle ferite riportate mentre il regista Joel Souza, anch’egli sulla traiettoria degli spari, è sopravvissuto.
La procuratrice Kari Morrissey ha sostenuto che diverse immagini scattate sul set, incluse le foto di Gutierrez Reed, mostrano i proiettili veri nei giorni che hanno preceduto l’accaduto. Secondo Morrissey, le prove indicano che i proiettili provenivano da una scatola di munizioni finte portate proprio dall’addetta alle armi.

Hannah Gutierrez Reed andrà a processo il 21 febbraio a Santa Fe, in New Mexico, con l’accusa di omicidio colposo e falsificazione di prove. La donna è accusata di aver negligentemente caricato un proiettile vero nella pistola di Alec Baldwin, nella quale avrebbero dovuto esserci solo proiettili finti. Gutierrez Reed ha negato di aver portato i proiettili veri sul set e ha scaricato la colpa sul proprio mentore, Seth Kenney, che ha fornito armi e munizioni finte alla produzione. Quest’ultimo non è indagato e ha collaborato con gli inquirenti per accertare quanto accaduto. Morrissey avrebbe offerto a Gutierrez Reed un patteggiamento se avesse accettato di ammettere la propria responsabilità.

Alec Baldwin è stato incriminato lo scorso 19 gennaio per omicidio colposo, dichiarandosi non colpevole.

Fonte : Everyeye