Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: è giovedì 1º febbraio 2024.
ALLARME DIESEL. La crisi nel Mar Rosso potrebbe lasciarci a corto di diesel nelle prossime settimane, quando si prevede che le importazioni crollino di due terzi e molte raffinerie inizieranno le manutenzioni stagionali. Non ci saranno vere carenze, ma i prezzi sono saliti ai massimi da tre mesi sui mercati all’ingrosso e saliranno ancora. I rincari del gasolio (usato nei trasporti pesanti, in agricoltura e industria) si trasferiscono sempre rapidamente sul prezzo finale di merci e prodotti. La situazione sta cambiando rapidamente, avverte il Sole 24 Ore: dopo le portacontainer, hanno cominciato ad abbandonare Suez anche le navi cisterna, con un impatto grave in Europa proprio per il diesel, carburante per cui non siamo autosufficienti e che dall’estero riceviamo per oltre il 40% attraverso quel canale. Le principali società che tracciano i trasporti di combustibili dipingono un quadro nerissimo per le prime settimane di febbraio, quando molte navi fuggite dal Mar Rosso non saranno ancora riuscite a completare la circumnavigazione dell’Africa.
ILARIA SALIS. Mentre la Lega alza il tiro contro Ilaria Salis (“Nel 2017 aggredì un nostro gazebo”, ma in realtà fu assolta), emerge che i giudici ungheresi avevano già respinto a giugno, per “pericolo di fuga”, la richiesta per i domiciliari in Italia. Meloni ha incontrato l’amico Orban, che dice: “L’unica cosa che sono legittimato a fare è esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento”. Ma la ricerca di una soluzione più umana per la detenuta italiana, incredibilmente trattata come una bestia in Ungheria, non è dietro l’angolo. L’Italia punta a ridurre i tempi del processo (che si stanno dilatando), per arrivare alla sentenza il prima possibile, e ottenere poi, se arriverà una condanna, un decreto di espulsione che riporti Ilaria in patria. Se l’espulsione è teoricamente possibile, non lo è invece in alcun modo l’estradizione, perché Salis non ha mai ricevuto condanne in Italia.
SUICIDI IN CARCERE. Mattarella ha ricevuto il capo dell’amministrazione penitenziaria per fare il punto sulla situazione delle carceri italiane. Che è allarmante. C’è un’ondata di suicidi tra i detenuti, già ben quattordici da inizio 2024, al ritmo spaventoso di uno ogni due giorni. In carcere si muore troppo, nell’indifferenza generale. Proiettando sull’arco dei dodici mesi, verrà di gran lunga battuto il record di suicidi del 2022, quando i suicidi furono 85 (80 uomini e 5 donne). In certi penitenziari la situazione di sovraffollamento è particolarmente grave. La popolazione penitenziaria è di 63mila persone.
TRATTORI OVUNQUE. Dilaga in Europa la protesta dei trattori, Bruxelles oggi è blindata in occasione del vertice Ue straordinario, minacciano di bloccare tutto. L’Europa prova a disinnescare la miccia con dazi (limitati) sull’import dall’Ucraina e con una deroga temporanea alla regola sui terreni a riposo. In Italia a far scattare la rivolta dal basso è stata anche la reintroduzione dell’Irpef sui terreni agricoli, ma nel mirino dei trattori non c’è il governo Meloni, ritenuto da molti politicamente affine, ma i vertici delle organizzazioni di categoria. Chiedono che sia riconosciuto loro un prezzo minimo, senza il quale rischiano di non avere nessun margine di guadagno (gli pagano il radicchio 30 centesimi al chilo anche se viene poi venduto a 3 euro). Negli allevamenti vogliono disciplinari e regole uguali per tutti, altrimenti chi ha norme più rigide (come l’Italia) non regge. Le agevolazioni sul gasolio agricolo sono state la miccia che ha acceso le proteste prima in Germania e poi in Francia. In Italia si chiede che le agevolazioni vengano mantenute anche oltre il 2026. Bloccato il casello autostradale a Brescia. A Orte paralizzata la statale per Terni.
EVASORI SUL WEB. Il vice ministro dell’Economia Leo (FdI) annuncia la caccia sui social a chi nasconde i redditi al fisco. “Vogliamo considerare gli elementi più significativi del tenore di vita, visto che i professionisti e gli imprenditori pubblicano sui social le foto delle vacanze alle Maldive o dei ristoranti dove mangiano. Il data scraping, che la Francia usa già da due anni per scovare i furbetti, in Italia è consentito solo in parte. L’Agenzia delle entrate può scovare gli immobili fantasma, ma sui social le indagini sullo stile di vita sono bloccate a causa dei paletti stringenti della privacy e molti esperti avvertono che le informazioni sui social sono spesso poco credibili. Leo ha garantito una lotta all’evasione senza sconti paragonandola al terrorismo, creando sconcerto (per i toni) nella Lega.
SEI SETTIMANE DI TREGUA. Sei settimane di tregua a Gaza con il rilascio degli ostaggi israeliani: questa, secondo il Washington Post, la proposta di intesa tra Israele e Hamas, mediata da Usa, Qatar ed Egitto. Al Cairo c’è una delegazione della fazione islamica per trattare. Si procede a piccoli passi, seppur costanti, verso l’intesa per una “roadmap” relativa al congelamento delle attività belliche a Gaza con la liberazione del maggior numero di ostaggi possibile. Come contropartita ci sarà la liberazione di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma per individuare chi liberare pesa un procedimento complesso che coinvolge le diverse fazioni palestinesi, non solo Hamas.
Vi segnalo inoltre, in breve:
VERTICE UE. E’ un vertice dei capi di Stato e di governo insolito e ad alto rischio politico, il Consiglio europeo straordinario di oggi a Bruxelles, dedicato in massima parte al tentativo di sbloccare il veto ungherese agli aiuti all’Ucraina. Un vertice che parte sostanzialmente “al buio”, cioè senza un esito largamente pianificato in anticipo e con le conclusioni dei leader in gran parte già scritte, come avviene in genere.
MAR ROSSO. La Grecia sarebbe favorita a prendere la guida della missione europea nel Mar Rosso a salvaguardia dei traffici marittimi minacciati dagli Houthi. L’Italia parteciperà con una fregata, mentre una seconda è impegnata nella missione Atlanta nelle acque limitrofe. Continuano gli attacchi houthi: ieri colpita una nave mercantile al largo dello Yemen.
ANCORA BERLUSCONI. Il nome di Silvio Berlusconi, morto a giugno 2023, sarà sul simbolo di Forza Italia anche alle elezioni europee di giugno 2024: lo ha confermato ufficialmente Tajani. Secondo gli ultimi sondaggi, il sorpasso ai danni della Lega per diventare il secondo partito della coalizione dopo Fratelli d’Italia è un’idea tutt’altro che balzana.
KAROL E GIUSEPPE. Ancora nessuna traccia dei due giovani minorenni scomparsi quasi una settimana fa da Olbia. Karol Canu, 17 anni, e Giuseppe Contini, 15 anni. Di loro non si hanno più notizie dalla sera di giovedì 25 gennaio. Sono svaniti nel nulla in circostanze misteriose, cresce l’angoscia. Il timore è che siano finiti in “qualcosa più grande di loro”. L’ipotesi bravata ormai è esclusa.
ASSALTO PORTAVALORI. Paura in Sardegna per un commando che ha assaltato tre furgoni portavalori sulla statale 131, all’altezza del bivio per Siligo. Hanno sparato con kalashnikov contro le guardie giurate, colpendone una. Altre tre sono rimaste ferite nel brutale tamponamento.
DI PIETRO PATTEGGIA. Patteggiamento a 4 anni e 4 mesi per omicidio stradale aggravato che non lo porterà in carcere: si chiude così il processo di primo grado per Matteo Di Pietro, lo youtuber 20enne che alla guida di un suv a noleggio travolse un’auto uccidendo un bimbo a Roma.
ACCOLTELLATO GIOVANISSIMO. Un ragazzino di 15 anni è in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato al polmone a Roma durante una rissa che ha coinvolto almeno 10 persone avvenuta al Pigneto, nei pressi della fermata della metropolitana della linea C.
FORMULA 1. La Formula 1 dice no all’ingresso di un’11ª squadra. La candidatura del team della famiglia Andretti aveva avuto l’ok della Fia, ma è stata bocciata dal gruppo che detiene i diritti commerciali della F1. Il motivo? Avrebbe impoverito le altre squadre. Le porte si riapriranno solo nel 2028 con l’arrivo di General Motors.
IL TOVAGLIOLO DI MESSI. Il mitologico tovagliolo di carta su cui venne firmato in un bar il primo contratto del 13enne Lionel Messi con il Barcellona sarà messo all’asta a marzo a con un prezzo di partenza di oltre 350mila euro. Risale al dicembre 2000, riporta l’impegno dell’allora direttore del Barça Carles Rexach a ingaggiarlo.
NO A SANREMO. Sinner verrà ricevuto oggi pomeriggio al Quirinale da Mattarella. Il tennista ha detto ieri che non andrà a Sanremo: sarà impegnato negli allenamenti e il festival lo seguirà a distanza. Il vincitore degli Australian Open ha raccontato che vive “meglio” senza social network, avvertendo i più giovani: “Non è quella che vedete lì la verità”.
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Fonte : Today