Avevano gettato i loro due figli piccoli dalla finestra di un condominio e per questo sono stati condannati alla pena di morte e giustiziati nella giornata del 31 gennaio. Si chiude così un caso di cronaca che nel 2020 creò molta indignazione in tutta la Cina.
Zhang Bo e Ye Chengchen, in base alla ricostruzione poi accolta dalla Corte popolare intermedia numero 5 di Chongqing, erano stati ritenuti responsabili della caduta mortale di una bambina di due anni e di un bambino di uno dal quindicesimo piano di un grattacielo residenziale a Chongqing, municipalità speciale da trenta milioni di abitanti.
La relazione extraconiugale
A spingere i due adulti al folle gesto è stato il tentativo di proteggere la relazione extraconiugale. Zhang, il padre dei due bimbi, aveva iniziato una relazione con Ye, all’oscuro inizialmente che il partner fosse sposato con figli. Così sono iniziate le pretese della donna, che ha invitato il compagno a “eliminare” i due figli dalla loro vita. Ye, infatti, considerava i piccoli un “ostacolo” al loro matrimonio e un “onere per la loro futura vita insieme”.
Da qui il folle gesto. A novembre 2020, Zhang gettò i suoi figli dalla finestra dell’appartamento in assenza della madre, con cui aveva concordato il divorzio. Zhang e Ye furono giudicati colpevoli di aver cospirato “per uccidere figlia e figlio inscenando una caduta accidentale”, ha riferito lo scorso anno il China Daily. La condanna alla pena di morte, invece, è del dicembre 2023, mentre solo il 31 gennaio stata eseguita la pena.
La Cina mantiene segreti i dati sulle condanne alla pena di morte eseguite ogni anno, anche se Amnesty International stima che la Repubblica popolare sia il principale giustiziere a livello globale, con migliaia di casi per reati che spesso variano dal traffico di droga alla corruzione e all’omicidio, mentre il mezzo di esecuzione più comune è quello dell’iniezione letale.
Fonte : Today