Samurai Wolf è ancora oggi un capolavoro di estetismi e katane, se amate i film di samurai

In attesa del film di Ghost of Tsushima la storia del cinema mette a disposizione tanti film di samurai da scoprire e riscoprire, ma pochi ancora oggi hanno la forza del dittico di Samurai Wolf di Hideo Gosha.

Considerati due capolavori del genere chanbara e firmati da uno dei più grandi maestri del genere, Hideo Gosha, i due film di Samurai Wolf sono ispirati ai capolavori di samurai di Akira Kurosawa e al sottogenere degli spaghetti western, con il quale i chanbara sono legati a doppio filo in un continuo gioco di influenze e contro-influenze.

Lavorando con un budget bassissimo per liberarsi dalla supervisione restrittiva dei suoi produttori, Hideo Gosha realizzò Samurai Wolf e Samurai Wolf II, due film che raccontano la storia di un carismatico ronin di nome Kiba (interpretato da Isao Natsuyagi): nel primo capitolo, Kiba arriva in una piccola città e rimane intrappolato tra gli intrighi di un conflitto locale, mentre nel secondo capitolo viene coinvolto in una complessa rete di macchinazioni che coinvolge il disonesto proprietario di una miniera d’oro, un cinico spadaccino e un arrogante maestro di dojo. I film di Samurai Wolf si distinguono per la straordinaria fotografia, per l’interpretazione atletica di Isao Natsuyagi e soprattutto per la regia estetizzante di Hideo Gosha, capace di mettere in scena sequenze d’azione e combattimenti con la katana iper-stilizzati la cui influenza si può riscontrare anche nella recente serie tv animata Blue Eye Samurai, disponibile su Netflix.

Samurai Wolf 1+2 sono disponibili in bluray per Eureka, e vi consigliamo di recuperarli il prima possibile. Per altri contenuti simili tenete d’occhio la nuova serie tv Shogun, in arrivo su Disney+ alla fine di febbraio.

Fonte : Everyeye