Si chiama Aspides e dovrebbe partire a metà febbraio: è la missione militare che l’Ue si appresta a lanciare nel Mar Rosso per proteggere le sue navi dagli attacchi degli Houthi, i ribelli filo-iraniani che da settimane stanno compromettendo il traffico di navi cargo e petroliere in questa arteria delicata del commercio globale. La missione è stata delineata nel corso di una riunione dei ministri della Difesa di Bruxelles ed è sostenuta dall’Italia. Ma alcuni Paesi del blocco stanno sollevando dubbi e molto probabilmente sarà il summit dei leader Ue del 1 febbraio a dare (o meno) il via libera definitivo.
“La nostra missione nel Mar Rosso è diversa da quella anglo-americana. Agirà in modo differente anche se l’obiettivo è lo stesso. Avremo solo un ruolo difensivo di protezione delle navi”, ha spiegato il capo della diplomazia Ue, l’Alto rappresentante Josep Borrell. Si tratterà di una “missione congiunta delle marine militari dell’Unione europea per fornire una scorta alle navi mercantili nel Mar Rosso”, ha aggiunto Borrell. “Non tutti gli Stati membri membri sono disposti a partecipare, ma nessuno ostacolerà quelli che non vogliono partecipare”, ha spiegato ancora l’Alto rappresentante.
Tra i favorevoli c’è senza dubbio l’Italia. “Siamo disposti a partecipare offrendo una nave per tutta la durata della missione, che significa non una nave sola ma più navi che si alterneranno”, ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto. Si tratta di “una missione molto importante per l’Ue perché – ha spiegato Crosetto – L’incidenza sulla nostra economia di quello che sta accadendo non si è ancora sviluppata al massimo ma può essere esiziale in un momento in cui molti Paesi sono già in un periodo di crisi industriale”.
Stando al Fondo monetario internazionale, nelle prime settimane di gennaio il volume del traffico attraverso il Canale di Suez è crollato di quasi il 50% rispetto a un anno prima, a causa degli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. Inoltre, i costi per le rotte tra Europa/Mediterraneo e Cina sono aumentati di oltre il 400% dalla metà di novembre.
Fonte : Today