TikTok, niente più brani di Taylor Swift e Drake

Pessime notizie per TikTok e per i suoi utenti. In queste ultime ore la Universal Music Group, una delle più grandi società musicali al mondo, ha annunciato di non essere riuscita a raggiungere nuovi termini di accordo con la piattaforma cinese su questioni quali il compenso degli artisti e l’intelligenza artificiale. Pertanto, a partire da oggi stesso, “cesserà di concedere in licenza i contenuti ai servizi TikTok e TikTok Music”. Questo significa che gli utenti non potranno più utilizzare i brani musicali di artisti del calibro di Taylor Swift, The Weeknd, Drake, Ariana Grande, Justin Bieber, Adele, Coldplay e molti altri ancora.

X content

This content can also be viewed on the site it originates from.

La nostra missione principale è semplice: aiutare i nostri artisti e autori a raggiungere il loro massimo potenziale creativo e commerciale, ed è per questo che dobbiamo chiamare il time out a TikTok”, così la Universal Music Group ha comunicato al suo pubblico la decisione di interrompere la collaborazione con la piattaforma cinese. Come riferito dalla stessa compagnia nella lettera condivisa con il pubblico, la discussione sull’aggiornamento dell’accordo ha riguardato tre questioni principali: il compenso degli artisti, la difesa del loro lavoro “dagli effetti dannosi dell’intelligenza artificiale” e la sicurezza degli utenti della piattaforma. In particolare, a irrigidire la Universal sembrerebbe essere stata la volontà di TikTok di pagare i cantanti meno di quanto abbia fatto finora.

Un atteggiamento che l’ha portata ad affermare che il social cinese “sta cercando di costruire un business basato sulla musica, senza pagare un giusto valore per la musica”. Di tutta risposta, TikTok non ha perso l’occasione per attaccare la società. “È triste e deludente che Universal Music Group abbia messo la propria avidità al di sopra degli interessi dei propri artisti e cantautori – ha comunicato il social cinese -. Nonostante la falsa narrativa e la retorica della Universal, il fatto è che ha scelto di abbandonare il potente supporto di una piattaforma con oltre un miliardo di utenti, che funge da veicolo promozionale e di scoperta gratuito per il loro talento”. Un botta e risposta senza esclusione di colpi, che avrà ripercussioni pessime sugli utenti. Tutta questa storia, infatti, ci ricorda di quando Instagram aveva fallito l’accordo con SIAE, lasciandoci orfani delle nostre tracce preferite.

Fonte : Wired