Come saranno le riunioni su Zoom con l’Apple Vision Pro

Il nuove visore per la realtà mista Apple Vision Pro arriverà sul mercato il prossimo 2 febbraio, portando con sé il supporto a un numero ridotto di applicazioni, tra cui vale la pena menzionare la piattaforma per videochiamate Zoom. Pensata per “facilitare la connessione, la produttività e la collaborazione con colleghi e clienti”, l’app permetterà di partecipare a riunioni e conferenze utilizzando la propria “Persona” – un avatar digitale costruito sulla scansione del viso dell’utente -, permettendo così agli altri partecipanti di vedere in tempo reale le espressioni facciali e i movimenti delle mani di chi sta parlando.

Inoltre, secondo quanto annunciato dalla stessa piattaforma, l’app di Zoom garantirà agli utenti un’esperienza immersivache può essere ridimensionata alla dimensione perfetta”, così da dare loro l’idea di “sentirsi come se fossero nella stessa stanza dei propri colleghi e clienti”. Ma non è tutto. Nei prossimi mesi, infatti, la società migliorerà ancora le proprie funzionalità, aggiungendo la possibilità di condividere oggetti 3D nell’ambiente che ospita la riunione, così da rendere ancora più realistica l’esperienza degli utenti. A questa opzione, poi, se ne aggiungeranno altre: in primis, l’integrazione di Team Chat, così da semplificare la condivisione di file e la comunicazione tra colleghi attraverso una chat di gruppo dedicata. Poi un’opzione creata ad hoc per fissare fino a cinque partecipanti nel proprio spazio fisico, con la possibilità di rimuovere lo sfondo utilizzato nella videochiamata e calarli nella propria realtà.

Una carrellata di funzionalità utili, pensate per garantire ai futuri proprietari di Apple Vision Pro di vivere un’esperienza immersiva ottimale anche durante le ore di lavoro. E anche se il visore della compagnia arriverà sul mercato senza il supporto ad alcune delle app più intriganti per il pubblico, come Netflix, YouTube o Spotify, la possibilità di sentirsi vicini ai propri colleghi pur lavorando a distanza potrebbero essere una consolazione per gli utenti.

Fonte : Wired