Forse non ve ne siete accorti, ma i vostri figli sì: Fortnite in questi anni è cambiato, ha mutato più volte pelle, reinventandosi, trasformandosi e creando spazi per un pubblico nuovo, cercando di non dimenticare mai quello vecchio.
Oggi all’interno di Fortnite non solo trovano spazio i personaggi più disparati della cultura popolare, da Peter Griffin a Goku passando per Solid Snake o John Wick, non è solo un luogo di concerti, trailer e balletti assurdi, ma anche di mappe personali, isole create da giocatori e addirittura altri giochi contenuti al suo interno.
Fortnite è un vero universo parallelo
Mentre in tanti si riempiono la bocca col metaverso, Epic sta realmente costruendo uno spazio dove i giocatori si incontrano e possono passare in maniera fluida da esperienze visive e ludiche completamente differenti. Il tutto grazie all’utilizzo delle software house che Epic ha acquistato in questi anni, come Psyonix e Harmonix.
Oggi c’è il Fortnite che conosciamo da anni, ma anche un universo dedicato al mondo Lego, uno che sfrutta le risorse di Rocket League per creare un folle gioco di corsa e la modalità Fortnite Festival, ovvero uno rhythm game in cui sarà presto possibile sfruttare anche i controller di Guitar Hero e Rock Band, storici titoli del genere.
E per quanto molti abbiano cercato di rubargli lo scettro, Fortnite resta comunque il re dei cosiddetti battle royale e uno dei titoli competitivi più giocati ogni anno: “Fortnite non ha dovuto nemmeno provare a resistere agli attacchi degli altri giochi in quanto ha sempre avuto una potenza devastante a livello di tornei accessibili per tutti anche con premi in palio molto, molto alti – ci ha spiegato Martina Kroatomist Graziano, una delle pro-player italiane più famose, che su Fortnite può vantare anche una collezione personale di skin e accessori – Nessun battle royale è mai stato così tanto innovativo e in grado di coinvolgere sempre in modo attivo sia la community sia i creator, tramite strumenti come le Mappe, con cui ognuno può creare una mappa con regole speciali per affrontare i propri amici o la propria community, oppure tramite la realizzazione di skin e bundle di skin studiati insieme agli streamer. La novità più importante dell’ultimo periodo è stata sicuramente l’introduzione delle Build e la possibilità di modificarle. Quindi l’obiettivo non è soltanto quello di crearsi un Loadout (un kit predefinito, ndr) di armi e cure ma anche di materiali per le costruzioni, cosa che in nessun altro battle royale è mai esistita”.
Come funziona il Mondiale di Fortnite
Fortnite è rimasto anche un ottimo modo per fare soldi, se sai giocare veramente bene, visto che dopo la pausa forzata a causa della pandemia è tornato con un nuovo campionato mondiale l’anno scorso, interamente basato sul duo, ovvero su sfide di coppie di giocatori, più che sul singolo. Formula che verrà ripetuta anche quest’anno.
In queste ore sono infatti già iniziati i tornei open che culmineranno nel primo dei 3 Major, ovvero i vari tornei di qualificazione che permetteranno di staccare un biglietto per la finale. Il secondo inizierà ad aprile e il terzo a giugno. Alla fine di ogni Major ci sarà una finale che vedrà la partecipazione delle migliori 50 coppie in competizione per due giorni. Con un massimo di 6 partite giocate in 3 ore ogni giorno, le finali dei Major saranno il fattore determinante per accumulare i punti necessari a spalancare le porte del Campionato del Mondo, del quale per il momento si sa solo che dovrebbe essere ai primi di settembre, per la precisione il 7 e l’8, almeno stando al regolamento ufficiale, mentre è ancora top secret il luogo prescelto.
E per quanto possa sembrare assurdo pensarlo oggi, chissà che un giorno l’Italia non venga scelta per un palcoscenico del genere: “Se dovesse arrivare un Campionato del Mondo di Fortnite in Italia, sono sicura che la community italiana avrebbe una reazione pazzesca e tutti sarebbero pronti a dare il meglio di sé – ci ha detto ancora Kroatomist – Sarebbe sicuramente una grandissima novità che farebbe muovere tantissime persone che finalmente avrebbero l’occasione di poter guardare i loro giocatori preferiti competere dal vivo”.
D’altronde per chi segue la scena competitiva di Fortnite, la vittoria e tutto lo show del 2019, quello in cui Kyle Giersdorf (in arte Bugha) vinse 3 milioni di dollari, sono ancora ben impresse nella memoria: “Uno dei tornei più importanti al quale mi sono qualificata è stato al Winter Royale, dove erano ammessi soltanto 200 giocatori europei – ci ha raccontato Kroatomist – Io sono stata l’unica giocatrice europea a qualificarsi. L’aria che si respirava era davvero incredibile! Emozione pura, ansia a mille ma allo stesso tempo una grinta devastante”.
E visto che Kroatomist è probabilmente la giocatrice italiana più forte al momento, impossibile non chiederle delle sue prospettive per questo Campionato del Mondo: “Ovviamente proverò a qualificarmi, per me è estremamente emozionante partecipare a tornei e campionati con l’adrenalina che scorre nelle vene e quell’ansia positiva che ti rende l’esperienza di gioco unica e competitiva”.
Fonte : Repubblica