“Ho bisogno di assumere enzimi pancreatici per poter mangiare e assimilare il cibo. Da un mese a questa parte sembra non si trovino”. In alcune stories su Instagram Fedez ha denunciato la difficoltà nel reperire nel nostro Paese alcuni farmaci fondamentali per tutti i pazienti come come lui che hanno avuto tumori al pancreas o malattie che hanno danneggiato l’organo. In realtà, in Itala è autorizzato un solo farmaco a base di enzimi pancreatici, il Creon (prodotto dalla Viatris Italia S.r.l.), la cui carenza è già da tempo nota e monitorata dall’Aifa. Lo scorso ottobre l’Agenzia aveva infatti fatto sapere in una nota che questi medicinali sono distribuiti in maniera contingentata a causa di problemi produttivi e dell’elevata richiesta, e non per problematiche di sicurezza o qualità. E che probabilmente la carenza si protrarrà fino a dicembre 2025.
Cosa sono gli enzimi pancreatici
Si tratta di farmaci che contengono enzimi normalmente prodotti dal pancreas fondamentali per la corretta digestione. Svolgono la maggior parte dei processi digestivi nell’intestino tenue riducendo grosse molecole a frammenti facilmente assorbibili. In particolare l’amilasi favorisce la digestione degli zuccheri, la proteasi aiuta quella delle proteine e la lipasi aiuta a digerire i grassi. Si presentano sottoforma di capsule rigide contenenti granuli racchiusi da una membrana gastroprotettiva e si assumono durante o subito dopo i pasti, senza masticarle o romperle. “La rottura o la masticazione delle minimicrosfere, così come la loro aggiunta a cibi con pH maggiore di 5.5 – spiega l’Aifa – può distruggere la membrana gastroprotettiva che riveste le minimicrosfere. Ciò può determinare il rilascio precoce degli enzimi nel cavo orale e può portare ad una ridotta efficacia del farmaco e all’irritazione delle mucose”.
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Per quali pazienti sono indispensabili
Vengono assunti quotidianamente da chi ha un’insufficienza pancreatica esocrina (IPE), una condizione in cui l’organo non è in grado di secernere gli enzimi che hanno il compito di digerire gli alimenti, dovuta al cattivo funzionamento del pancreas causato da un tumore al pancreas, come Fedez, da altri tumori gastrici o da disturbi che hanno danneggiato l’organo (come la pancreatite acuta).
Cosa fare se il farmaco non si trova
In caso di carenza di farmaci, si attivano le procedure necessarie per garantire a ogni paziente la continuità della terapia. Se, invece, come nel caso del Ceron, non può essere sostituito perché non esistono equivalenti in commercio, l’Aifa “consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso”. Inoltre, come specifica il Ministero della Salute, “le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare (dell’autorizzazione in commercio del farmaco) tramite l’apposito servizio di Customer service”.
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Gli altri farmaci “introvabili”
Il Ceron non è l’unico farmaco a scarseggiare nel nostro Paese. Dal 26 gennaio si registra la carenza di quasi 3.500 prodotti, come riporta la lista dei medicinali temporaneamente carenti in Italia. Tra questi compaiono anticoagulanti, farmaci per le malattie respiratorie e vaccini. Tuttavia, in diversi casi esistono, per fortuna, farmaci alternativi o equivalenti.
Fonte : Today