L’ondata di licenziamenti che ha travolto l’industria tech nel 2023 sembra destinata a mietere vittime anche quest’anno. Sono infatti diverse le grandi aziende del settore tecnologico ad avere già annunciato nuovi tagli per i prossimi mesi, come riporta l’agenzia Reuters. Ma quali sono le società che stanno tagliando gli organici?
Le aziende:
- Amazon
- Alphabet
- Salesforce
- Microsoft
- Paramount
- eBay
- Pixar
Amazon
Lo scorso 9 gennaio l’agenzia stampa britannica ha rilanciato la notizia del prossimo licenziamento del 35% dei dipendenti di Twitch (circa 500 persone), asserendo come l’attività sia ancora non redditizia per Amazon a nove anni dalla sua acquisizione. Per il colosso di Seattle si avvicina inoltre il licenziamento di diverse centinaia di dipendenti impegnati negli staff di Prime Video e di Amazon Mgm Studios in America e non solo.
La società fondata da Jeff Bezos dirà inoltre addio al 5% della forza lavoro di Audible e alla medesima percentuale del proprio comparto Buy with Prime.
Alphabet
Come annunciato da Mountain View lo scorso 10 gennaio, saranno centinaia anche i lavoratori che lasceranno Google, a partire dai co-fondatori di Fitbit James Park ed Eric Friedman. A loro si sommeranno dipendenti dell’unità che si occupa di Google Assistant, altri del team hardware responsabile di Pixel, Nest e della stessa Fitbit, altri ancora di quello responsabile dei progetti di realtà aumentata e di quello tecnico centrale.
Non solo, però: il 16 gennaio Alphabet ha annunciato anche centinaia di licenziamenti nel proprio team pubblicitario, mentre sarebbero pronte a salutare l’azienda anche dozzine di dipendenti di X Lab, la divisione per lo sviluppo di nuove tecnologie.
Salesforce
L’impresa di cloud computing di San Francisco sta mandando a casa l’1% della propria forza lavoro, ovvero più o meno 700 persone. Una mossa che però, considerando le mille posizioni aperte in giro per il mondo, potrebbe rappresentare anche solo una forma di turnover strategico.
Microsoft
Una piccola rivoluzione ha riguardato anche la divisione gaming di Microsoft. Circa 1.900 dipendenti di Activision Blizzard e Xbox, una quota pari più o meno all’8% del totale, lascerà infatti l’azienda. Principalmente, i tagli riguardano l’azienda acquisita dal colosso di Redmond a ottobre 2023. Tra coloro che lasciano la società figurano anche il presidente di Blizzard Mike Ybarra e il responsabile della progettazione Allen Adham.
Paramount
Il 25 gennaio è stato l’amministratore delegato di Paramount Bob Bakish ad annunciare un numero non precisato di licenziamenti, che avranno lo scopo di trasformare la società in un’organizzazione più snella e più virtuosa dal punto di vista economico. L’ad ha annoverato tra le cause le sfide che l’azienda di New York ha dovuto affrontare negli ultimi tempi, tra cui quella di un mercato pubblicitario debole, gli scioperi di Hollywood e un ambiente macroeconomico “volatile”.
eBay
“Mentre facciamo progressi rispetto alla nostra strategia – ha spiegato l’amministratore delegato di eBay Jamie Iannone -. Il nostro organico complessivo e le nostre spese hanno superato la crescita della nostra attività“. Per questo motivo, la società di San José ha annunciato il licenziamento di un migliaio di persone, pari al 9% del totale dei lavoratori.
Pixar
Poiché ha in programma di diminuire la propria produzione di contenuti e il personale di cui dispone è maggiore del necessario, anche Pixar sarebbe pronta a dire addio a diversi dei propri lavoratori. In particolare, entro la fine del 2024 la società di proprietà della Disney potrebbe salutare definitivamente circa il 20% del proprio personale, con una riduzione dalle 1300 unità attuali a meno di un migliaio. Il dato non è stato tuttavia confermato dalla società di Emeryville, che, pur confermando la previsione dei tagli, ha assicurato come essi non siano né imminenti, né capaci di generare impatti sulla propria produzione cinematografica.
Fonte : Wired