Ramones, è battaglia tra gli eredi per il biopic

Hey, Ho, Let’s Go… in tribunale! Così titola il magazine musicale Billboard, dando la notizia che gli eredi della celeberrima band punk rock americana sono coinvolti in una battaglia legale per il film sul cantante del gruppo (che per l’occasione sarebbe interpretato da Pete Davidson). Una lunga faida tra le famiglie di Joey e Johnny Ramone si è trasformata in una nuova causa legale su un biopic proposto su uno di loro: il frontman

Una lunga faida tra le famiglie di Joey e Johnny Ramone, due dei membri della leggendaria band punk rock americana Ramones, si è trasformata in una nuova causa legale – l’ennesima – su un biopic proposto su uno di loro.

Il film biografico vorrebbe raccontare la storia del frontman, il cantante Joey, che nella pellicola dovrebbe essere interpretato da Pete Davidson.
“Hey, Ho, Let’s Go… in tribunale!”, così titola il magazine musicale Billboard, giocando sul significato del celebre verso dei Ramones che connota la loro hit Blitzkrieg Bop. Hey, Ho, Let’s Go si può tradurre come “hey, ho, andiamo”.

Il suddetto titolo di Billboard è quello dell’articolo con cui il magazine specializzato in musica dà la notizia della causa legale che caratterizza il progetto cinematografico dedicato a Joey.
Gli eredi della band punk rock sono coinvolti in una battaglia legale, una controversia che da molto tempo coinvolge i due “blasoni” del punk rock, ossia le famiglie di Joey e Johnny.

La causa è stata intentata dalla vedova di Johnny, Linda Ramone

“C’è un nuovo fronte nella lunga guerra legale tra i membri della famiglia dei defunti fondatori dei Ramones, Joey e Johnny Ramone, questa volta riguardante un film di Netflix con protagonista Pete Davidson incentrato sulla pionieristica band punk”, si legge su Billboard.

In una causa intentata sabato 21 gennaio presso il tribunale di Manhattan, la vedova di Johnny, Linda Ramone, afferma che il fratello di Joey, Mickey Leigh (al secolo Mitchel Hyman), ha “sviluppato in modo occulto un biopic basato sui Ramones non autorizzato e non approvato” basato sulla sua “narrativa unilaterale della storia dei Ramones”, secondo quanto riporta Billboard.

La causa non menziona in maniera esplicita Netflix

Benché la causa non menzioni esplicitamente Netflix per nome, afferma che il film contestato sarà basato sul libro di Mickey Leigh, intitolato I Slept with Joey Ramone. Il film pianificato da Netflix, annunciato nel 2021, ha lo stesso titolo, è basato sullo stesso libro ed è in fase di sviluppo con il “supporto degli eredi di Joey Ramone”.

Poiché Linda e Leigh detengono congiuntamente la proprietà intellettuale della band – “considerata ampiamente come pioniera del punk rock e una delle band rock più influenti di tutti i tempi”, attesta Billboard (e come dargli torto?) – Linda sostiene che un film che si concentrerà così tanto sui Ramones come gruppo non può procedere senza il suo consenso.

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Linda Ramone non ci sta: senza il suo coinvolgimento, non vuole che il film si faccia

“La signora Ramone si oppone al tentativo dei convenuti di creare un film sui Ramones senza il suo coinvolgimento, non per essere ostinata, ma piuttosto a causa dell’indifferenza dei convenuti nei confronti degli attivi dei Ramones e del loro comportamento e trattamento della signora Ramone e del suo defunto marito”, scrivono gli avvocati di Linda.

“Permettere ai convenuti di raccontare da soli la storia autorevole dei Ramones sarebbe un’ingiustizia nei confronti della band e del suo lascito”, proseguono i legali della vedova di Johnny.

Non soltanto il film: la recente causa include anche altre accuse

Benché il film pianificato da Netflix sia il punto principale della contesa, la causa di Linda Ramone include anche una serie di altre accuse contro Leigh e David Frey. Quest’ultimo è il direttore della società di proprietà dei Ramones, nominato nel suo ruolo da Leigh. La vedova di Johnny afferma che la coppia ha “effettivamente chiuso l’intera azienda”, gettandola nel caos e trattenendo ingiustamente i pagamenti nei suoi confronti.

“Sono evidenti dalla condotta continuativa dei convenuti che il loro obiettivo principale è tormentare la signora Ramone finché non accetta di vendere i suoi interessi”, scrivono gli avvocati di Linda. “Purtroppo, sembra che i convenuti siano disposti a lasciare che il lascito della band si degradi, al fine di beneficiare dei propri interessi personali”, proseguono i legali.

Una immagine tratta dalla pagina Facebook ufficiale dei Ramones, che ha dato notizia della morte a 62 anni, nella sua casa di New York, di Tommy Ramone, ultimo membro ancora in vita di una delle più note band del punk rock americano, attiva tra la seconda parte degli anni '70 e la prima metà degli anni '90, 12 luglio 2014. ANSA / FACEBOOK

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Gli stessi Joey e Johnny non andavano affatto d’accordo

Joey (vero nome: Jeffrey Ross Hyman), che è stato il cantante principale della band fin dalla sua fondazione nel 1974, è morto di cancro nel 2001. Johnny (vero nome: John William Cummings), il chitarrista della band, è morto nel 2004, anch’egli di cancro.

I due punk rocker – che chiaramente no erano parenti ma che si facevano chiamare con il cognome comune per una questione artistica – avevano un rapporto non certo fraterno, come è noto.
I diverbi e le crepe tra loro interessavano innanzitutto le diverse personalità e le differenti opinioni politiche, ma anche il fatto che Linda frequentava Joey prima di sposare Johnny.

I due musicisti hanno comunque formato una redditizia partnership commerciale, facendo tour intensi per decenni fino a quando la band si è sciolta definitivamente nel 1996. Ma in un’intervista del 2016 al New York Post, Leigh l’ha detto chiaramente: “Non erano amichevoli”.
Negli anni successivi alla morte dei due compagni di band, sembra che la faida sia continuata tra Leigh e Linda.

Linda e Leigh detengono ciascuno la metà di Ramones

Come esecutori testamentari dei rispettivi patrimoni di Johnny e Joey, Linda e Leigh detengono ciascuno la metà di Ramones Productions Inc., un’entità descritta nei documenti giudiziari come “il veicolo attraverso il quale il gruppo musicale punk rock iconico… commercializza, marchia, concede in licenza e produce la sua memorabilia e i prodotti musicali correlati”.

Nel 2018, Leigh presentò un’azione legale contro Linda tramite un arbitrato privato, affermando che lei stava utilizzando impropriamente la proprietà intellettuale della band e si stava associando in modo ingiusto al nome dei Ramones con progetti come il “Ramones Ranch” a Los Angeles, violando l’accordo che regola la gestione di Ramones Productions.
In una decisione successivamente resa pubblica in tribunale, il giudice si schierò in parte con Leigh, limitando l’uso del nome The Ramones da parte di Linda e addirittura richiedendole di usare il nome Linda Cummings-Ramone in determinate situazioni.

In quell’occasione, comunque, il giudice – come riporta Billboard – criticò aspramente entrambe le parti per la loro continua faida, ricordando loro che avevano una “missione quasi sacra di essere i custodi del lavoro creativo della band”. Il giudice scrisse le seguenti parole nel maggio 2019: “Al contrario, le parti hanno permesso che i loro ego personali e il loro rancore l’una per l’altra interferissero con i loro obblighi congiunti, non comunicando, oscurando informazioni e trattenendo irragionevolmente le loro approvazioni”.

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L’anno scorso Linda e Leigh sono tornati ancora in tribunale

Il richiamo del giudice datato 2019 ha avuto scarso effetto. L’anno scorso, infatti,  Linda e Leigh sono tornati in tribunale, questa volta dopo che Linda ha avviato procedimenti arbitrali mirati a rimuovere una persona dal consiglio di amministrazione di Ramones Productions. Leigh presentò un’azione legale per interrompere l’arbitrato, sostenendo che fosse un uso improprio di quel processo. Tale causa, come si apprende dall’edizione americana di Billboard, è ancora in sospeso.

Invece la contesa legale attuale pare essere stata innescata in parte dai piani per una versione cinematografica del libro I Slept With Joey Ramone, il memoir del 2009 di Leigh descritto come “un ritratto duraturo di un uomo che ha lottato per trovare la sua voce e del fratello che lo amava”.

Il film è stato annunciato da Netflix nel 2021

Netflix ha annunciato il film nell’aprile 2021, con Pete Davidson impegnato a co-scrivere e interpretare Joey e Jason Orley (Big Time Adolescence, I Want You Back) incaricato di dirigere la pellicola.
I Slept with Joey Ramone è un grande inno rock che diventerà un altrettanto grande biopic rock, distinto da una storia universale di famiglia”, ha dichiarato Adam Fogelson, presidente dell’azienda che guida il film, nel comunicato stampa di Netflix che annunciava il progetto.

Netflix ha affermato che il film, che nel 2024 è ancora in una fase “di sviluppo”, sarà prodotto con “la cooperazione e il sostegno della proprietà di Joey Ramone”. Ma nella sua nuova causa questa settimana, Linda sostiene che un tale progetto necessita dell’approvazione di Ramones Productions, non solo dell’Estate di Joey (dove con “estate” si intende la proprietà, gli eredi).

“Essendo il 50% azionista di RPI, la signora Ramone non avrebbe mai acconsentito allo sviluppo unilaterale di un biopic sui Ramones da parte dei convenuti”, hanno scritto i suoi avvocati. “Né avrebbe (allora o in futuro) accettato di permettere l’inclusione di qualsiasi proprietà intellettuale o registrazione di RPI in un tale progetto cinematografico”.

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Il legali di Linda sostengono che Leigh e Frey vogliano “aggirare” eventuali obiezioni della donna

Secondo gli avvocati di Linda, Leigh e Frey avrebbero dichiarato ad alcune persone che intendono “aggirare” eventuali obiezioni che la vedova di Jonny Ramone potrebbe sollevare circa il film. E potenzialmente potrebbero registrare nuovamente canzoni dei Ramones per utilizzarle nel biopic. Sostiene che, così facendo, avranno ingiustamente l’opportunità di raccontare la “storia autorevole” della band iconica, senza sentire in alcun modo la metà di quella mela) ossia lei in quanto erede del co-fondatore Johnny).

“Probabilmente non ci sarà un interesse per un successivo film sui Ramones, distruggendo così la singola opportunità aziendale più redditizia e sostanziale della società e usurpandola come proprietà esclusiva dei convenuti”, ha fatto sapere Linda Ramone.

Netflix non è citato nella causa e non è accusato di alcun tipo di illecito. L’azienda non ha risposto a Billboard a una richiesta di commento sulla nuova causa, come fa sapere il magazine musicale.

Cosa sono i “diritti di vita” che molti cineasti e studi richiedono prima di realizzare un biopic

Bill Donahue scrive su Billboard che “dal punto di vista legale, la questione del produttore cinematografico che ha bisogno che un membro della band dia il via libera a un film su uno dei suoi famosi compagni di band è una questione complicata”.
Donahue dunque si domanda: ci sarebbe bisogno che la proprietà di John Lennon desse il via libera a un film su Paul McCartney? Potrebbe Dave Grohl impedire la realizzazione di un biopic su Kurt Cobain?

Molti cineasti e studi che vogliono evitare rischi fanno di tutto per ottenere i “diritti di vita” prima di realizzare dei film di tipo biografico. L’ottenimento di questo genere di diritti è una garanzia che la produzione non verrà ostacolata in nessun modo da controversie legali riguardanti diritti di somiglianza o accuse di diffamazione. Tuttavia,  i “diritti di vita” non sono strettamente necessari per produrre un biopic. Il Primo Emendamento americano, inoltre, protegge il diritto di realizzare film basati su figure storiche reali, sia che questi (o i loro eredi) vogliano o meno che la loro storia venga raccontata.

“I diritti di vita sono un accordo per l’accesso e una promessa di non citare in giudizio, ma non c’è alcuna proprietà intellettuale collegata alla nostra storia di vita in sé”. Aspiegarlo a Bill Donahue di Billboard è Lisa Callif, avvocato presso lo studio Donaldson Callif Perez specializzato nella gestione dei diritti per film e televisione. “Abbiamo tutti il diritto del Primo Emendamento di raccontare una storia. Una storia su una band è composta solo da fatti, anche se sono fatti molto interessanti”.

Tuttavia una questione cruciale per quanto riguarda un film su una famosa band è quella relativa la musica utilizzata. In termini pratici, infatti, una pellicola che racconta la storia di una band realmente esistita e leggendaria ha come problema il fatto che deve utilizzare effettivamente la musica di quella band, protetta da copyright.  

“In un contesto di un biopic musicale, questo dà a qualcuno come Linda, con il suo potere di veto sulla musica della band, più leva per richiedere il coinvolgimento”, sottolinea il giornalista di Billboard.
“La questione diventa più complicata con i diritti sulla musica”, conferma infatti Callif. “Anche se puoi raccontare la storia, non potrai ottenere la licenza per nessuna delle canzoni.”

Ma c’è di più: un altro componente della disputa attuale tra gli eredi dei fondatori dei Ramones è contrattuale. La causa legale di Linda fa riferimento a un accordo legale del 2009 in cui sia lei che Leigh avrebbero concordato che eventuali “progetti separati o individuali” che coinvolgono la proprietà intellettuale dei Ramones avrebbero “richiesto l’approvazione scritta preventiva” della società e dei suoi proprietari. Anche se uno studio ha il diritto di raccontare qualsiasi storia storica che desidera, questo contratto datato 2009 potrebbe in qualche modo impedire di firmare determinati accordi.

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Secondo Linda, la società RPI “non funziona a causa di azioni dannose intraprese da Frey e Leigh”

Oltre alla disputa sul film, la nuova causa di Linda include una serie di altre accuse rivolte Leigh.
La vedova di Johnny afferma che Leigh e Frey hanno “rifiutato di interagire con l’etichetta discografica dei Ramones, la loro agenzia creativa per i social media, i loro partner di merchandising o i loro gestori aziendali a lungo termine”; che “creano regolarmente dispute interne e lavoro inutile che svuota la società di fondi”; che hanno “impedito alla società di svolgere compiti operativi di base”; e hanno trattenuto “senza motivo e in malafede” i dividendi da lei, “trattenendo effettivamente i soldi della signora Ramone ostaggio” a meno che non accetti le loro iniziative.

“Dopo aver esaurito ogni risorsa a sua disposizione per cercare di risolvere la situazione … Linda Ramone porta questa azione a malincuore come extrema ratio”, scrivono gli avvocati di Linda. “In poche parole, RPI, così come attualmente costituita, non funziona a causa dell’intransigenza e delle azioni dannose intraprese da [Frey e Leigh]”.

Linda sostiene che l’unica soluzione possibile per la disputa che si protrae ormai da anni è rimuovere Frey dall’azienda e nominare un amministratore giudiziario per prenderne il controllo: “Il coinvolgimento continuo e l’oscuramento del signor Frey rappresentano un ostacolo significativo per risolvere anche le questioni operative più semplici”.

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Intanto i fan dei Ramones non vedono l’ora di vedere un film sui propri beniamini

Durante la disputa legale tra Linda e Leigh risalente al 2019, in quella sede il giudice aveva cercato di supplicare le due parti affinché mettessero da parte le loro diffidenze, i loro screzi e il loro odio, sottolineando inoltre che proprio a causa delle loro battaglie legali “dispendiose e costose” erano alla base di una “crescita tiepida” del marchio dei Ramones.

“Mickey Hyman e Linda Cummings-Ramone sono stati affidati con la missione estremamente importante di preservare il lascito dei Ramones per i loro seguaci esistenti e far crescere questo marchio iconico per un nuovo gruppo mondiale di fan della musica”, scrisse il giudice all’epoca. “L’unico modo in cui quegli obiettivi possono essere raggiunti, a mio avviso, è che ci siano alcuni cambiamenti radicali apportati da Mickey, Linda e dai loro rappresentanti”.

Fu lo stesso giudice della causa del 2019 a trovare come chiave per una crescita del marchio dei Ramones un film.
All’epoca aveva riscosso un enorme successo il biopic su Freddie Mercury, intitolato Bohemian Rhapsody, e lo stesso giudice lo citò come esempio, affermando che aveva spinto i Queen alla “loro posizione più alta in classifica in 38 anni”, cosa che “dimostra il potere che un biopic può avere nel migliorare la reputazione di una band rock”. Quel film alla fine ha guadagnato più di 900 milioni di dollari.

“I fan dei Ramones desiderano un film sui Ramones”, scrisse il giudice all’epoca. “Per farlo accadere, entrambe le parti dovranno mettere da parte i loro desideri individuali di realizzare un film su Mickey o uno su Linda e unirsi per autorizzare la realizzazione di un grande biopic su questa band storicamente importante”.

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Fonte : Sky Tg24